Vitaldo Conte: Evola, ‘METAFISICA DEL SESSO’ A ROMA
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Da: <chiodav@inwind.it>
Date: mer 29 mag 2024 alle ore 15:34
Subject: V. Conte: Evola
To: ROBERTO GUERRA <guerra.roby@gmail.com>
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VITALDO CONTE: SU EVOLA 'METAFISICA DEL SESSO' A ROMA
Intervengo sulla 'Metafisica del sesso' di J. Evola come 'Alchimia Ritualità Creazione' a Roma: al 'Circolo dei Viaggiatori', Via Bertoloni 47 (Parioli), venerdì 31 maggio 2024 alle 18,30. Questo incontro, a cura di U. Bianchi, si svolge nell'ambito degli eventi organizzati per i 50 anni della morte di Evola. Partecipano anche S. Majorca e D. Frau.
Il fondo dell'eros è costituito da un fattore magnetico. Questo è determinato da una polarità essenziale, generatrice di uno speciale stato di ebbrezza e di esaltazione. Il principio magnetico può attuarsi attraverso lo sguardo con il suo fascinum: termine usato per indicare una specie d'incantamento e di sortilegio che vi transita. Lo stato fluidifico si accende inizialmente attraverso lo sguardo, passando poi a pervadere il sangue. A partire da qual momento l'amante porta, in un certo senso, nel proprio sangue l'amante e viceversa, incurante della distanza che eventualmente può separarli. Nella lingua universale degli amanti c'è: «Ti ho nel sangue».
L'incontro dell'alchimia magnetica fra due esseri provoca una completa ubriacatura di luce astrale, la cui ebbrezza costituisce la base della fascinazione amorosa, in quanto gli amanti vivono in una dimensione fra sogno e morte. L'aspetto tipico "sognante" negli innamorati è frequente. I fluidi energetici entrano nella "figurazione" della magia sexualis: nel suo atto di "sprofondare" e nel "sentirsi portare in alto".
L'incontro dell'alchimia magnetica fra due esseri provoca una completa ubriacatura di luce astrale, la cui ebbrezza costituisce la base della fascinazione amorosa, in quanto gli amanti vivono in una dimensione fra sogno e morte. L'aspetto tipico "sognante" negli innamorati è frequente. I fluidi energetici entrano nella "figurazione" della magia sexualis: nel suo atto di "sprofondare" e nel "sentirsi portare in alto".
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Roberto Guerra