Pierluigi Casalino : Islam e Rivoluzioni "Futurismo arabo"
ISLAM E RIVOLUZIONI
Coniugare modernità e ispirazione religiosa, per convivere con il resto del mondo. Questo è il senso autentico delle rivoluzioni arabe in corso. Ma non solo. Si tratta di un movimento che si intreccia, di fatto, con i complessi problemi strategici di una regione assai vasta, che va dall'Atlantico a Samarcanda, da Fez all'Indonesia, dalla Penisola Arabica ai confini estremi della Cina, dal Mediterraneo al cuore stesso dell'Africa Nera. Un percorso tratteggiato da chiaroscuri e incredibili novità e sorprese. Ma anche di inquietanti interrogativi. Paesi come Libia, Egitto e Tunisia sono a un bivio, tra l'inseguire il modello demo musulmano della Turchia di Erdogan e un ritorno drammatico a regimi militari di formazione neo-nasseriana, mentre il confronto tra sunniti e shiiti si fa più ampio, considerati gli opposti interessi strategici di Arabia Saudita e Iran nel avriegato e frastagliato ecumene musulmano. Sono in effervescenza società arcaiche e postmoderne ad un tempo, ma tutte attraversate da forti aspirazioni di libertà. Anche in chi propone improbabili e rigenerati ritorni al passato, emergono, pur tuttavia, ansie di cambiamento che travalicano il dato contingente. L'idea laica, che per esempio in Marocco apre un difficile dibattito sull'eguaglianza delle religioni di fronte allo Stato, nel quadro della grande riforma promossa dal Re, segna in qualche modo le stesse correnti neoislamiche, influenzate a loro modo dalla globalizzazione e dalla rivoluzione incalzante dei media e di internet. Il vero problema arabo-islamico non è quello temuto dall'Occidente, che insegue il suo modello di democrazia ereditato dall'Ellade, ma è rappresentato dalle inevitabili lacerazioni interne che la rottura del vaso di Pandora in quella parte del pianeta può suscitare a breve termine. E il tutto in un contesto di generale sovvertimento dei rapporti di forza sulla scena internazionale, con l'emergere di nuovi ed imprevedibili attori del grande gioco del XXI secolo.
Casalino Pierluigi, 5.11.2011.