Roma, Futurismo (3000) Renaissance: intervista a Marcello Francolini

*Futurismo Renaissance. Marinetti e le avanguardie virtuose- a c. di R. Guerra e P. Bruni (Deleyva editore di E. J. Pilia), Autori Vari – elenco completo autori, oltre 50 a fondo pagina link info.


Tra i protagonisti autori del libro digitale dedicato al postfuturismo e alle nuove avanguardie italiane,  Marcello Francolini con il suo stesso gruppo Corpo Comune (Salerno)  testimonia certa dinamica peculiare: performativa, sperimentale, teatrale, video, oltre-artistica.   Il neofuturismo come Nuovo Tattilismo dalla memoria storica futurista, ri-connesso al Corpo come macchina (per ricordare il postmoderno eretico dei vari Delouze, Baudrillard e certa arte estrema post Body Art) con certo stesso focus alter nativo (digitale) sociale in primo piano. Non ultimo notevole l'azione stessa mediatica dell'autore, già conferenziere diverse volte in Albania per il suo (e di Corpo Comune) futurismo3000, su diverse testate autorevoli dell'arte italiana d'avanguardia e-o pop, curatore/collaboratore di/per di mostre rilevanti (in "passato" con lo stesso leggendario ormai G. Dorfless e sua la nota critica per lo stesso celebre J. Beuys in questa primavera/estate 2016, a cura di G. Bonanno- Salerno- Spazio Ophen Virtual Art Gallery). Da segnalare anche una simpatica e creativa "polemica" a suo tempo con Vittorio Sgarbi (photo).

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D - Ritorno delle avanguardie... Mito nei tempi liquidi o azione-reazione necessaria per nuove mappe culturali forti del nostro tempo?

R - Più che di "ritorno", si deve parlare di necessità di avanguardia. Non è mai un riproporre, giacché le istanze di ufficialità contro cui sempre si scaglia un pensiero d'avanguardia mutano, continuamente, nel corso della storia. Di conseguenza bisogna sempre partire dall'interpretazione del nostro presente, "nostro" inteso di chi agisce, e lo fa in virtù di una necessaria riformulazione del reale. Oggi, si genera spesso una confusione tra ufficialità e avanguardia al punto che si è andati talmente dietro al nuovo, all'effetto shock, che esso è rimasto un vestito vuoto senza alcun corpo che possa indossarlo. Soprattutto c'è oggi l'urgenza di ristabilire i termini dell'uomo contemporaneo nei confronti del mondo tecnologico che proprio nel Futurismo ci riserva aspetti non del tutto ancora portati alla luce.


D - Un selfie 3.0... sul tuo testo "Futurismo 3000...."  nel volume digitale Futurismo Renaissance?

R - Collegandomi alla risposta precedente, il testo da me proposto, Marinetti verso un futurismo 3000, è un tentativo di aprire il Futurismo a una diversa prospettiva interpretativa, capace di aprire una nuova forma di aggiornamento per una possibile dinamica avanguardistica del presente. La Sensibilità lirica della materia, il carattere dell'oralità secondaria, il Tattilismo, sono delle costanti nel pensiero e nella poetica di Marinetti che assurgono a pieno la tendenza a riappropriarsi sensitivamente della realtà. Quest'aspetto vuole sottolineare il versante più propriamente spirituale dell'orizzonte futurista, capace di rifondare una verità ulteriore, una certa forma di disvelamento. In un mondo tecnologico, che però sta continuamente scivolando o forse potrebbe essere meglio dire decadendo, nella matematizzazione della novella religione pitagorica dello scientismo odierno e nell'iperbole della tecnica e della specializzazione a tutti i costi, essere futuristi dell'oggi significa riappropriarsi del significato del corpo e tramite questa strada costruire una nuova fenomenologia metafisica.


Info


Bio Autore

http://www.racnamagazine.it/author/marcello-francolini/


http://www.luukmagazine.com/un-volo-radente-fra-arte-e-contemporaneita-intervista-a-marcello-francolini/


http://julietartmagazine.com/it/events/put-hat-joseph-beuys/

 

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