AI, il futuro comincia sempre il giorno prima?

FUTURISMO SPACE
I ritmi dell'AI, esponenziali, con il futuro sempre più accelerato, uccidono il futuro? Improvvisamente fin dal giorno dopo in certo senso? Il rischio neppure un rischio, accade già all'alba delle AI...
Bisogna "calcolare" queste fughe in avanti continue, il processo è inevitabile. A seconda dei contesti specifici, nel menu e nei sottomenu, anche "settoriali",  la musica dovrebbe essere suonata diversamente, con una metafora: accelerando e-o "rallentando", anche a volte sospendendo...

...La possibilità che l'AI possa superare la creatività e l'innovazione umana ci pone domande esistenziali sul valore della nostra sopravvivenza, e sull'unicità dei nostri contributi. Le linee sfocate tra contenuti generati dall'uomo e dalla macchina sfidano già le nostre nozioni di autenticità e connessione, sollecitando un esame critico di cosa significhi essere creativi in un paesaggio dominato dall'AI.

Il paradosso dell'accelerazione tecnologica presenta una visione complessa e sfidante del futuro, uno in cui gli stessi avanzamenti che ci sforziamo di raggiungere potrebbero minare gli obiettivi e i sogni che ci guidano. Non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di comprenderne le potenziali implicazioni e di trovare il modo di governarla in modo responsabile.

Dobbiamo costruire un futuro in cui l'AI sia al servizio dell'umanità, e non viceversa...

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Roberto Guerra