Intervista a Alessia Mocci- critica letteraria e cinematografica on line




Intervista di Roby Guerra






(foto di Fabio Costantino Macis) *Si ringrazia particolarmente il fotografo


R.G.: Alessia,  da anni  critica letteraria nel web....

Alessia Mocci: Da anni sì…non ricordo neppure quando ho iniziato…anzi, ora, che ci penso era il 2007, stavo per terminare la mia carriera universitaria e decisi di intraprendere uno stage con la casa editrice “Parole Sparse”, uno stage di un anno per valutazione inediti, correzione bozze, etc. “Parole Sparse” mi ha iniziato all’editoria! E l’esperienza stage ha proseguito con “Edizioni Creativa” sei mesi di duro lavoro ma di grandi soddisfazioni ed insegnamenti che tutt’oggi sono validi, dico tutt’oggi in quanto il mondo internettiano è in continua crescita.
Ma cosa significa “critica letteraria nel web”? Oggi tutto si muove su internet, il lavoro è su internet, chiuderanno i negozi e si farà la spesa via email con dei fattorini che ci porteranno l’etto e mezzo di prosciutto crudo ed il latte. Sì, il futuro è alle porte!
Io credo che scrivere su un foglio elettronico o su uno cartaceo non sia molto diverso: buona conoscenza della lingua italiana, formazione letteraria di un certo livello, buona capacità d’interpretazione, conoscenza retorica, stilistica, metrica e storica. In modo deciso ti dico: se non si hanno queste caratteristiche non si va lontano.
[R.G.: Interessi eclettici, infatti, sul prestigioso network storico, SuperEva, oggi "defunto", blog sul cinema...

Alessia Mocci: Ah…SuperEva è ancora una spina nel fianco. Scrivere per SuperEva mi ha fatto capire il funzionamento totale del web, come plasmare le mie recensioni per gli utenti di internet. Per SuperEva curavo tre rubriche cinema: “Cinema Orientale”, “Cinema Comico” e “Registi”. È stata un’esperienza accattivante e tutti i blogger all’interno erano eccezionali, pieni di qualità e di voglia di fare e di fare conoscere in primis gli argomenti trattati.
Ma ora ti chiederai: come mai cinema e non letteratura?
Sai, Roby, la mia vita ed il mio tempo è dedito alla letteratura, è come una missione…ma adoro la forma artistica cinematografica e quando posso cerco di scrivere anche di cinema, soprattutto di matrice orientale.


R.G.: Alessia.. anche sorta di consulente web per la nuova letteratura italiana...

Alessia Mocci: Io mi occupo principalmente di esordienti e sai che ti dico?
Nel substrato si trovano le innovazioni, nel substrato ci si emoziona.
Vedo ottimi giovani che hanno bisogno di aver spazio nell’editoria ma che a causa di regole di mercato vengono tagliati fuori…ecco…ed io compaio proprio per fare conoscere degnamente opere che dovrebbero aver maggior risalto. Anche per questo ho creato la web-magazine letterario/artistica OublietteMagazine che recita nel sottotitolo: “Voci dal sottosuolo”.
Ci sono eccellenti case editrici di piccola editoria (per es. Rupe Mutevole Edizioni), che lavorano duro e che pubblicano opere splendide in versi ed in prosa. La poesia in larga scala è molto sottovalutata e mi dispiace molto che il lettore standard abbia scordato l’origine della letteratura. Sprono alla lettura di poesia anche in spiaggia, nei tram, prima di dormire, in bagno, in qualsiasi momento della giornata. Sprono alla lettura di poesia come alternativa al banale, i versi nascondono sempre qualche verità: sta al lettore trovare l’intrigo. 

R.G.: Editoria, Letteratura e web, sinergie possibili?

Alessia Mocci: Ovviamente sì! Come ti dicevo prima: il futuro è sul web. Molte librerie chiudono, i negozi di dischi sono una rarità, siamo in un periodo di crisi e di velocità smisurata. Un click e compri un libro, qualsiasi libro ed in due giorni è in libreria. Il formato ebook sta prendendo piede velocemente. Facebook è un’alternativa alla solitudine che prima attanagliava molte persone dall’animo sensibile. Gli editori sentono velocemente in video conferenza i propri scrittori gratuitamente, senza dover stare nel traffico o prendere un aereo e, dunque, organizzarsi una giornata per 30 minuti di conversazione.
Ora il mio discorso non vuole sminuire la bellezza di una libreria nella quale si entra per sentire l’odore della carta ma, vuole aprire gli occhi su ciò che il progresso ha portato: vendita online e semplificazione fisica. Starò sempre dalla parte del cartaceo per la letteratura, la mia biblioteca me lo ricorda ogni giorno ma, se non si sta al passo con i tempi non si riesce a capire la cultura del presente e la conoscenza per me è tutto!
Roby ti saluto e ti ringrazio, io ho intervistato moltissimi scrittori ma non mi era mai capitato di dover rispondere a delle domande: non è mica così tanto semplice!