Sergio Zagallo in Moloch Blues a Torino- Caffè Basaglia Gallery

Dal 6  al 30 aprile corrente mese, a cura di Annarita Rossi  (presentata da Vittorio Raschetti) e   nuova  tappa per la mostra itinerante  dedicata alla figura esistenziale-artistica elettronica (in senso archetipico) del Moloch, dopo  Venezia (Palazzo Zenobio) ecc.:  la mostra tour sbarca a Torino ulteriormente dowloadata.

In pillole alcuni artisti mirati per un esempio non frequente oggi d'arte avanguardia virtuosa (il noto fotografo americanafro Roger Ballen, Graziano Rey, Sergio Zagallo, Silvio Pasqualini,  Alo e Gianni Miraglia, protagonisti.



D- Zagallo, il Moloch..a cura di Annarita. sbarca a Torino: nello specifico che cosa esponi?

...Al Caffè Basaglia di Torino espongo 4 dipinti su sacchi di imballaggio dal ciclo "lettere dal fronte". Lettere scritte con parole, frasi, disegni, simboli da soldati immaginari in un momento di calma apparente


D- Zagallo, uno zoom biografico?

......Sergio Zagallo (Campolongo Maggiore/VE 1954) è uno scultore, pittore e autore di installazioni. E' conosciuto soprattutto attraverso i suoi "homeless", impressionanti figure sdraiate, vestite degli abiti dell'artista stesso, nelle quale egli lega meditazione esistenziale e riflessione sociale. Vanno ricordati anche i "torsi" che realizza dapprima in bronzo e successivamente in cemento e in gesso. Nell'ambito della sua vasta produzione artistica, il suo interesse per la figura umana è assai ricorrente. Egli esplora la materialità e la fisicità del corpo con particolare attenzione all'importanza della sua rappresentazione e percezione in un contesto di cultura di massa


D- Zagallo, l'arte contemporanea oggi, in due parole?

.....andare ad una mostra e incontrare gli artisti autori delle opere. Alcune ti piacciono, ti fermi, domandi, condividi, critichi. Altri lavori ti lasciano indifferente o non ti dicono niente. All'uscita soddisfatto per avere impiegato bene il tuo tempo.


ANDREA DI PRE' SU SERGIO ZAGALLO


Sergio Zagallo non ha nulla a che fare con arcaici residuati di arte concettuale e povera o con altre espressioni gravide di pretese interpretazioni globali del mondo. Zagallo è isolato. È oggi, benché rispettato dai "circoli ufficiali" dell'arte contemporanea (e del suo drogatissimo mercato) il "grande solitario", come lo era stato negli anni Sessanta Domenico Gnoli.

La posizione del preveggente e inconfondibile artefice di Campolongo Maggiore è, infatti, per definizione e, direi per carattere, eccentrica, senza essere periferica, anzi essendo centrale del problema stesso dell'espressione.

In un certo senso agisce in lui il metodo della lezione di Lucio Fontana che arrivò al limite estremo dell'immagine senza uscirne.

Così Homeless, l'installazione di Sergio Zagallo che appartiene alla storia delle spine e delle amare consapevolezze di chi conosce l'infinita vanità del tutto e percepisce che la sola vendetta concessa a un artista è la formalizzazione della tragedia. L'arte, appunto.

Quel senza tetto vestito di stracci è erede della rabbia pitocca del teatro semplice e totale dei "Sacri Monti" di Gaudenzio Ferrari e di Tanzio da Varallo, ma carico di un più di brutalità e di maledizione, di amore e di commozione, da essere un unicum in tutta l'arte nostra contemporanea.

L'umanità vi è occultata e maleodorante, le passioni dure e inconfessabili, la rappresentazione del dolore e della crudeltà scoperta come una sequenza di immagini lancinanti e finali. È la voce di una moralità popolare; ma di un popolo talmente offeso e umiliato da proiettare in situazioni definitive la sua stessa disperazione.

Sergio Zagallo è rigoroso e radicale ma non rinuncia al paradosso, non assume atteggiamenti, predilige l'ironia, il divertimento nella vita e nel dialogo. Il luogo del pensiero è l'opera, supremamente individuale, prima stilema che stile: essa esce insieme dalla mente e dalla mano.

Questa incorrotta fiducia nell'opera, pur senza rinunciare a una totale coerenza sperimentale, è la prova dell'intelligenza rara di Zagallo e del suo progressivo rifiuto delle accademie.

Si può concepire la storia come una catena interminabile ma pazientemente razionalizzabile di eventi; o si può ritenerla una tragedia senza inizio, senza senso e senza fine. Per Sergio Zagallo la verità si identifica con questa seconda ipotesi; ed è una verità che si può scoprire, come un organismo dolorante, solo sotto la pelle liscia e accattivante dell'umana vanità. Sotto il gioco dei grandi e dei piccoli poteri, con cui l'uomo maschera la sua sorda, ma per Sergio infinitamente commovente nullità.


Andrea Diprè


SERGIO ZAGALLO 


CV/SERGIO ZAGALLO

1998/2018

MOSTRE ED ESPOSIZIONI


anno 2018 "L'ombra del Moloch" – Banca Generali – Torino

"io non ti chiederò scusa..." - Banca Generali – Milano

Artepadova

anno 2017 mutAZIONI ExAptus Lanificio Conte_SHED – Schio/Vicenza

"L'ombra del Moloch" – Palermo

Senza Logica - &and Art gallery – Vicenza

anno 2015 "Sergio Zagallo Opere 1996-2014"

Galleria Civica Cavour – Padova (mostra personale)

Art Now – Oxo Tower Warf – London

anno 2014 "Tiltestetica" Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma 2014 – Roma

"Human Rights? Memento" Dalla Guerra alla Pace

Fondazione Opera Campana dei Caduti – Rovereto/Trento

"Arte a Palazzo" Palazzo Fantuzzi – Bologna

"Last Paradise" Biblioteca Nazionale Centrale di Roma – Roma

anno 2012 Ca' Tiepolo – Albarella/Rovigo

"inStabile.12" arte contemporanea – Preganziol/Treviso

Arte in Fiera Dolomiti – Longarone/Belluno

anno 2011 Art Modern et Contemporain Bertrand Fraisse e Bertrand Jabot – Paris

anno 2008 Sala Barbazza – Spinea/Venezia

Galleria Pellegrini – Civitanova Marche/Macerata

anno 2007 "Contenitori e Contenuti"-S.Stino di Livenza/Venezia (mostra personale)

"gli homeless di SergioZagallo" Rassegna d'Arte Contemporanea

Arte in Fiera – Longarone/Belluno

"Immagina" Artefiera – Reggio Emilia

"Abitare l'arte" Studio Krio's – Treviso

"tra il bue e l'asinello" arte contemporanea

Palazzo Mantegna – Cittadella/Padova

anno 2006 Art Innsbruck

"What are we doing?" Glass Palace Vip – Campodarsego/Padova

anno 2005 Art Innsbruck

Artexpone – Castelfranco Veneto/Treviso

Galleria Al Tezzon – Camposampiero/Padova

"sedici" - Cittadella/Padova

Artepadova

Lineart – Gent

anno 2004 Artexpone – Castelfrano Veneto/Treviso

Galleria Minarte – Treviso

Artepadova

Lineart – Gent

Artenvielfalt – Munchen

anno 2003 "Nostalgia dell'arte" pittori e scultori a Venezia

Museo di S. Appollonia - Venezia

Castelbrando – Vittorio Veneto/Treviso

Art Gallery – Isola di Albarella/Rovigo

Artepadova

anno 2002 "Malerfest 2002" – Barchessa Rambaldi – Bardolino/Verona

Galleria Duomo – Verona

Artepadova

"Variazioni Tematiche"

Palazzo della Loggia – Noale/Venezia (mostra personale)

anno 2000 Una guida al "veder puro" – Villa Breda – Padova (mostra personale)

"Il paesaggio...l'anima"

Palazzo di Porcia e Brugnera – Oderzo/Treviso (mostra personale)

Comune di Bibione/Venezia – Sala Espositiva Sestante

Comune di Lignano/Udine – Sala Darsena

Galleria L. Sturzo – Mestre/Venezia (mostra personale)

anno 1999 "Capricci ed Enigmi"- Galleria Alfa – Mestre/Venezia (mostra personale)

"Solo Arte" Fiera di Udine

"La materia l'uomo" - Galleria S. Vidal – Venezia (mostra personale)

Comune di Montegrotto Terme/Padova - Palazzo del Turismo

Comune di Abano Terme/Padova – Sala Kursaal

Comune di Venezia – Sala Polivalente di Mestre

anno 1998 "sculture ed olii 1995- 1998"

Museo Villa Nazionale Pisani – Strà/Venezia (mostra personale)

Artepadova

Comune di Abano Terme/Padova – Sala Todeschini


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