Il Buio dell'Alba "Rosa" Noir di Stefania Romito (De Agostini...): intervista all'autrice

 di R. Guerra


D- Per la Collana "Libro Mania" il tuo  rosa noir femminile doc è  ora sbarcato nel network editoriale De Agostini- Newton Compton, un punto d'arrivo editoriale importante:  un approfondimento sul nuovo romanzo?

 

R- "Il buio dell'alba" non è propriamente un "rosa noir" (siamo molto distanti dalle eleganti e raffinate atmosfere di Ophelia, la scrittrice protagonista del serial thriller Ophelia, le vite di una ghost writer) quanto piuttosto un thriller psicologico che mette in evidenza il disagio esistenziale del giovane protagonista, vittima di un degrado sociale e morale che precluderà ogni possibilità di "salvezza". L'aspetto psicologico è senza dubbio l'elemento portante del romanzo insieme al mistero che avvolge il quotidiano, non soltanto del protagonista, ma anche di tutti coloro che vengono mossi - esattamente come lui - dai fili di un invisibile burattinaio che detiene le sorti dei loro destini in un gioco di perversioni e false verità. L'elemento sentimentale affiora e "riaffiora" soltanto per far presagire al lettore l'insofferenza esistenziale del diciassettenne Tonino e la sua inabilità nel vivere un sentimento di amore puro. Una storia che tratteggia un ritratto realistico e impietoso del cinismo umano che finisce per spegnere, in maniera irreversibile, ogni frammento di luce. È inutile dire che sono molto felice che il romanzo abbia suscitato l'interesse di una importante casa editrice come Libro/Mania, fusione di due storici e autorevoli marchi editoriali (DeAgostini e Netwon Compton), garanti di qualità e originalità narrativa.


D- Il nuovo lavoro  corona anni in progress di eclettica creatività, letteraria radiofonica ecc.,  è ad esempio presentato da Pierfranco Bruni del Mibact, molte collaborazioni in atto....anche videopoetiche ?

 

R- "Il buio dell'alba" ha avuto una lunga gestazione,  ma soltanto ora era giunto il momento di portarlo alla luce. Poiché vengono affrontati temi storici, quali la strage dei Valdesi avvenuta in Calabria nel 1561 per opera dell'Inquisizione romana, mi è sembrato naturale proporre a Pierfranco Bruni, calabrese ed esperto di eresie (nonché di minoranze etniche e linguistiche per conto del MIBACT) di scrivere la Prefazione al libro. Il sodalizio artistico con Pierfranco Bruni prosegue con grande soddisfazione da parte di entrambi. Sono innumerevoli e molto interessanti i progetti letterari in programma, al momento più orientati verso la saggistica letteraria che verso la poesia.

 

D- Il Noir.. è di  moda, spesso troppo:  la tua "Ophelia" dei precedenti romanzi e  questo ex novo,  mi sembra confermino un tuo stile di scrittura  d'altra altitudine,  il Mistero come danza psichica perpetua tra verità e bellezza in sintonia con l'astronave neorinascimentale di Davide Foschi (di cui sei da anni consulente letteraria e animatrice dei Festival)?


R- Hai colto alla perfezione il senso di questi miei lavori letterari. Sia ll buio che Ophelia si distaccano ampiamente dai soliti cliché precostituiti. Ritengo che questo ne rappresenti un punto di forza. Il mistero inteso come danza perpetua tra verità e bellezza è un aspetto che connota tutti e otto gli episodi di Ophelia e, anche se in maniera differente, l'anima di Il buio dell'alba alla quale si intreccia il tema della follia. Un lavoro letterario di certo in sintonia con l'essenza ideologica del Nuovo Rinascimento di Davide Foschi in cui riveste un ruolo centrale l'arte creativa in grado di svelare l'immanenza dell'eccellenza umana. L'attività che svolgo presso il NUOVO RINASCIMENTO è proprio questa, ossia di svelare la genialità creativa nei nuovi scrittori, coloro che soltanto ora si affacciano al panorama editoriale italiano. Molte delle attività di OPHELIA'S FRIENDS CULTURAL PROJECTS si muovono proprio in questa direzione.


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