Valentina Nappi postfuturista


Estratto

Oggettivizzare il proprio corpo offrendolo come esperienza olfattiva ed estetica al pubblico. L'idea è stata messa in pratica dalla pornoattrice italiana di fama internazionale Valentina Nappi al Contemporary Art Museum (CAM) di Casoria, attraverso la body performance «Senses».
.........«L'idea – spiega Valentina Nappi - nasce da una lunga riflessione sul rapporto tra pornografia e cucina. Già i futuristi pensavano all'idea d'introdurre i profumi a tavola. Durante le cene futuriste venivano spruzzati dei profumi alle spalle dei commensali. Inoltre, pornografia e cucina sono le mie due più grandi passioni; quindi, ho pensato di oggettificarmi e diventare una pietanza da annusare per l'arte». Futurismo e non solo. L'attrice hard originaria di Pompei replica in chiave pornografica, e non potrebbe essere altrimenti, una tipologia di performance che ha precedenti illustri, su tutti «Rhythm 0» di Marina Abramovic che si fece oggetto per sei ore proprio in una mostra a Napoli nel 1974

*Nota di Futurismo Space.... Già con scritti su Micromega,  l'erede forse di Moana Pozzi in Italia (per la non banale intelligenza, al di là della dimensione hard...) aveva evocato il Futurismo. Ora una intrigante performance d'art, ispirata al futurismo performativo, tattile g-astronomico e sensoriale, evocando la stessa ben nota neo(post)avanguardistica.... Marina Abramovic...
Attraversando tali input segnici del corpo cosiddetto potenziato,  sorta di body art, la Nappi ricorda direttamente le analisi transartiche e eros futuriste dello stesso noto critico d'avanguardia romano Vitaldo Conte.