Intervista di Alessia Mocci a Gianluca Serratore ed alla collana Segni Narranti, Rupe Mutevole Edizioni
Vi presento Gianluca Serratore, nuovo acquisto della casa editrice Rupe Mutevole Edizioni. Gianluca è il curatore della nuova collana editoriale “Segni Narranti”. “Segni Narranti” ha tra le sue pubblicazioni due testi: “Katier” ispirato dall’autrice Rosa Mauro, e “La luce negli occhi” ispirato da Haria. Ma in che cosa consiste questa novità? Gianluca è un ottimo fumettista e ha deciso di raccontare queste due pubblicazioni con illustrazioni. Notevole, no? Una nuova riproduzione artistica di miscellaneo divertissement. La collana sarà presentata dal 12 al 16 maggio 2011 al Salone Internazionale del Libro di Torino nel Padiglione 2, Stand J25.
Gianluca è stato molto disponibile nel rispondere ad alcune domande sulla genesi de “Segni Narranti” e sulla sua formazione. Buona lettura!
A.M.: Chi è Gianluca Serratore?
Gianluca Serratore: "Ah, signora mia, guardi, Gianluca è proprio un bravo ragazzo, bravo, bravo e bello, bello, bello…"
A.M.: Quando hai iniziato a collaborare con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni
Gianluca Serratore: Tutto è iniziato un anno fa. Come accade sempre è successo in modo fortuito e, come accade sempre è successo perché doveva succedere. Tutto è stato semplice, diretto, come quando ci si innamora. Parlavamo e ci accorgevamo che i fatti e gli obiettivi (che ognuno di noi aveva in mente) parlavano per noi. E così siamo rimasti ad ascoltare ed a creare. Ed eccoci qua.
A.M.: In che cosa consiste la collana “Segni narranti”?
Gianluca Serratore: Questa collana è il centro esatto dell’incontro tra l’arte della scrittura e quella del fumetto. Uno scrittore ci fa accomodare in “casa sua”, ci prende per mano e ci fa vedere i luoghi, i pensieri e le parole che ha bisogno di raccontare. Si prende tutto il tempo necessario per arrivare al suo obiettivo, si sofferma su quello che ritiene più importante e accenna semplicemente quello che fa da sfondo. Il fumetto è più diretto, in poche pagine deve raccontare una storia intera. Un fumettista (o almeno il mio modo di fare il fumettista) gioca sull’impressione che le immagini possono regalare. Una vignetta può essere il riassunto della pagina di un libro. E così ne “Segni Narranti” diamo spazio ai due generi creando un equilibrio, spero, perfetto.
A.M.: Quali sono le pubblicazioni della collana?
Gianluca Serratore: “Segni Narranti” è una neonata e come tale grida per farsi ascoltare e sorride per farsi amare. Al momento sono pronti i primi due albi, KATIER e LA LUCE NEGLI OCCHI. Il primo è un fumetto tratto dal racconto di Rosa Mauro, una scrittrice della schiera di Rupe Mutevole, profonda e matura, come scrittrice e come donna. Il secondo e il primo numero di una (spero) lunga serie, tratto dal libro di Haria, altra scrittrice di Rupe Mutevole, sciamana e donna di conoscenza. Il primo racconto è stato per me un tuffo da uno scoglio altissimo, mi sono lanciato e mentre scendevo, cercavo di realizzare cosa avessi accettato. Poi è stato bellissimo scoprire che il mare in cui mi ero tuffato era un mare ricco di colori e di emozioni e di sfide. Il secondo è stato come penetrare in una foresta incantata di cui non riconoscevo le forme, forse perché l’occhio era abituato alla luce del sole. Poi però ho riconosciuto il luogo dove mi trovavo ed è iniziata una serie ininterrotta di esperienze.
A.M.: Rosa Mauro e Haria sono le prime due scrittrici scelte per questo fantasioso esperimento. Qual è stato il criterio di scelta?
Gianluca Serratore: I libri delle due scrittrici sono stati scelti dalla casa editrice. Il primo perché è un libro che Cristina ama molto, il secondo perché fa parte di una lunga serie di libri che parlano di una realtà presente eppure invisibile agli occhi dei più. Haria, scrittrice e sciamana, diventerà la protagonista di queste storie a fumetti, di questi Segni Narranti e ci farà conoscere un mondo a portata di mano, anche se sconosciuto.
A.M.: Che pensiero hai riguardo la partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino?
Gianluca Serratore: Quando Cristina mi ha parlato di questa possibilità non ho dormito per un paio di notti e sono state le ore di insonnia più belle della mia vita. Disegnare, leggere, avere libri intorno, è quello che (dopo la mia famiglia) amo di più nella vita. Potrei vivere in una biblioteca, ma alle 18.00 chiudono e mi invitano ad uscire. Una fiera del libro, e quella di Torino poi, è un’immersione totale in questo mondo scritto e lì avrò la possibilità di disegnare, parlare di libri, conoscere persone che hanno questo interesse e presentare insieme alla casa editrice Rupe Mutevole questo lavoro e l’idea che lo guida che ha dello straordinario. Nel vero senso della parola.
A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto?
Gianluca Serratore: “Il Respiro della Bellezza” di Haria. Lo so cosa state pensando, pubblicità occulta, ma il fatto è che ho mosso un paio di passi nel mondo di questa scrittrice e quello che scrive ha assunto un colore diverso e ho voglia di capirne di più. E così gli ultimi tre libri sono i suoi. Altrimenti vi parlo dell’ultimo libro che ho letto, Rupe Mutevole esclusa, ed è “L’ultima riga delle favole” di Massimo Gravellini. Ero in una sala d’attesa e la persona accanto a me si è alzata per fare due passi in attesa di essere chiamata. Allontanandosi ha lasciato accanto a me il libro ed io mi sono messo ad osservarne la copertina dove in una piccola gabbia per uccelli (tipo quella di Titti) una mano libera un cuore ingabbiato o (è questa doppia possibile interpretazione che mi ha colpito) lo imprigiona (e qui possiamo scatenare lo spirito psicologo che c’è in noi) e poi il titolo: “L’ultima riga delel favole” e cioè “…e vissero tutti felici e contenti”, ma di quello che succede dopo il finale delle favole, pochi ne hanno parlato.
A.M.: Hai altre novità per il 2011? Ci puoi anticipare qualcosa?
Gianluca Serratore: Bè, ci stiamo prendendo gusto, no? E così con la casa editrice abbiamo pensato ad un paio di collaborazioni che riguardano illustrazioni per favole, e poi se il primo numero di Haria avrà successo, abbiamo in mente di far uscire molte storie che riguardano questo personaggio affascinante. Poi chissà, a lungo andare le cose belle, “attirano” progetti e collaboratori. Se vi va, augurateci “Buon Lavoro”.
Gianluca dimostra di aver un notevole entusiasmo ed una sana ironia che non gusta mai! Io gli auguro un Buon Lavoro ed invito tutti gli interessati dal 12 maggio al 16 al Salone Internazionale del Libro di Torino, Padiglione 2, Stand J25.
Link Presentazione Rupe Mutevole Edizioni:
http://oubliettemagazine.com/2011/05/04/presentazione-della-casa-editrice-rupe-mutevole-edizioni/
Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice:
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni