Ferrara: pulsioni etiche e degenerazione PD conclamata, Lombroso doc....

Poiché un prezioso bene di utilità collettiva è sempre meglio gestirlo in proprio, l'estesa rete di distribuzione gas esistente nella mia città fu acquisita dal Comune nei primi anni 60 sloggiando la società forestiera che la deteneva. Per l'opposto motivo, a fine 2009 la rete è stata venduta dal sindaco attuale ad una società forestiera, senza gara pubblica né consultazione popolare, ad un prezzo inferiore a quello d'installazione dei soli contatori del gas (donando così migliaia di km di condotte che li alimentano). Oltre a ciò, all'acquirente s'è concesso di non pagare in denari ma con proprie azioni, oggi deprezzate del 30%. Perplessità per la stravagante operazione? Nessuna. La maggioranza del Consiglio Comunale, soddisfatta, ha approvato tutto: la perdita del bene comunale e relativo reddito, il prezzo irrisorio, un monopolio regalato, il pagamento mediante baratto.

L'azienda forestiera ha poi accolto nel suo CdA il commercialista consulente di fiducia del sindaco che l'ha assistito nella "vendita". Tutto legittimo, sia chiaro, perciò nessun disagio dai risvolti etici turba le adamantine coscienze di sindaco, giunta e monolitica maggioranza per la sostituzione nelle proprietà comunali della rete gas col Nulla.

In città è in corso un'altra sostituzione. Quella del glorioso ospedale cittadino con altro "nuovo" (dalle pareti divisorie in cartongesso), lontano dalla città e in costruzione da 22 anni, nel quale la Magistratura ha scoperto che è stato eretto con cemento non di qualità prevista per farlo durare 100 anni (chissà perché così poco?). Usando cemento scadente il costruttore ha risparmiato circa 100.000 €, ma ha ridotto a 50 anni l'aspettativa di vita di un "nuovo" ospedale costato finora 300 milioni (il cartongesso è carissimo) e un contenzioso per altri 130 milioni. Il cemento ha già più di 10 anni, consoliamoci che l'ospedale durerà almeno 35 anni come un buon bungalow in legno!

Sdegno su mala gestione e vigilanza lavori? Macché! Le coscienze succitate rimangono impassibili, e danno via libera agli appetiti immobiliari sull'area del vecchio ospedale. Restano imperturbate pure per un caso di morte da legionellosi contratta in ospedale per contagio dall'impianto idrico contaminato. Come per la legionella trovata anche nel "nuovo". Cinismo? Impossibile!

Non v'è cinismo quando sensibili corde muovono pulsioni etiche. Lo dimostra lo strazio provocato dall'oltraggioso operato di un consigliere d'opposizione (il più battagliero), abitante in campagna, che per le sedute consiliari ha fruito di rimborsi di viaggio dalla frazione in cui vive anche dopo aver ottenuto la residenza ufficiale in un suo pied a terre in centro. Da due mesi si alzano grida di dolore dalla maggioranza. Un esposto alla Procura non ne ha alleviato le sofferenze. Solo una condanna alla damnatio memoriae placherà, forse, l'incontenibile sdegno.

E' attribuita a Giolitti la massima: "Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano". Ingenuità d'epoca! Oggi per gli oppositori le leggi si applicano, per gli altri si modificano ad hoc, come si bandiscono concorsi pubblici su misura dei curriculum di certe persone, o consulenze milionarie replicate di anno in anno. Tutto in piena "legittimità", al riparo dall'etica!

La chiamano "democrazia". Assicurano che i cittadini vogliono che funzioni proprio così.

C'è abbondanza di becchi e contenti.

Paolo Giardini