Mary Blindflowers interview: "La Stella Nera di Mu" direttamente in edizione britannica



a cura di Roby Guerra

D- Mary, la Stella Nera di Mu in edizione britannica (BlackWolf Edition-Publishing), un approfondimento?
R - La Stella Nera di Mu è la storia metaforiconirica di un mondo minacciato, un universo parallelo dove regna la rara anarchia delle Madri, principio originario di Mu, la Terra di Sotto la cui sopravvivenza è garantita dalla sua Stella Nera, appunto, Luce, la creatura nata col segno ogni 606 anni.
Qualcosa accade: Chi è lo stregone, da dove viene e perché vuole distruggere la libertà muana? A Mu la bilancia del bene e del male sta in un perfetto equilibrio che nessuno può offendere. Lo stregone vuol caricare anime scure sul piatto del bene, contaminandolo e facendo salire in alto il piatto del male...
Siamo di fronte ad un loop onirico simbolico, una sintetica metafora del bianco e del nero. Un romanzo allucinato che ha lo scopo di trasportare in lettore lungo i sentieri del dubbio, attraverso una trama in cui il capo corrisponde alla coda in un circolare ritorno, in un processo identificativo in cui perfino il tempo si personalizza, fermandosi su uno scranno ad osservare gli eventi. La polpa di quest'immagine tonda è data da plurimi polisemantici universi contenuti uno dentro l'altro che poi pervengono a risultati speculari. Il protagonista è l'anarchia, elemento principe della narrazione su cui s'innestano i vari personaggi come spilli su un cuscino. La trama è misticanza di surreale e realtà del passato e del presente. Tali rappresentazioni appaiono deformate in simboli riferiti costantemente ad un oltre metafisico che acquisisce carne e sangue come entità reale sia pur extraumana. Il movente dell'azione è il potere in nome del quale si versa sangue innocente.
La storia si dilata nello spazio temporale di una potenziale caduta sulla Terra di Sopra che offrirà occasione e strumento per cantare la canzone di Mu e della sua capitale Dailorg, roccaforte della libera Terra di Sotto i cui abitanti possono morire, ma non invecchiano mai perché le cose eterne non mutano nel senso tradizionale del termine. Il male, incarnato dallo stregone che batte le rane, violerà con l'arte della magia nera, attraverso la porta del dubbio, il parallelismo tra i mondi. Il perlaceo sentiero della Grandi Madri generatrici di Mu, tremerà all'insediarsi di un ordine fallocentrico e statalista, i cui soldati saranno schiere di morti. La resistenza muana, tuttavia, svelerà risvolti imprevisti, superando l'Inconoscibile Oltre fino alla prospettiva filosofica dell'antimateria.

D- Mary, in Italia invece, storia all'italiana a quanto pare per lo stesso libro, esatto?
R - Sì, storia tutta all'italiana. La Stella Nera di Mu doveva essere pubblicata dal Seme Bianco, partner Castelvecchi. A febbraio Caccamo, il direttore editoriale, mi disse che il mio romanzo era stato approvato per la pubblicazione, che non dovevo cambiare nulla, andava bene così com'era. Mi disse che avrei ricevuto il contratto a breve, tempo non oltre una decina di giorni e che, a fine mese, avrei avuto il libro in mano. Passa febbraio, arriva marzo e nulla, del contratto neppure l'ombra. Ad un certo punto vedo che in conferenza stampa pubblicizza il libro e sul suo profilo mette anche la copertina, tristissima tra l'altro, uguale per tutti i libri della stessa collana. Gli chiedo come mai pubblicizzi il libro prima che abbia firmato il contratto. Dava per scontato che lo firmassi. Caspita, penso, dev'essere un contratto che non si può rifiutare, dato che è così sicuro. Io intanto inizio a fare domande sia a lui che alla Pescatori che collabora strettamente con lui. Non risponde mai, o se lo fa mi si rivolge con estrema sufficienza, quasi al limite della maleducazione. Gli chiedo del contratto, gli chiedo tante cose, tutte per iscritto, nero su bianco, in chat, ho naturalmente tutte le conversazioni registrate. Gli domando che prezzo di copertina avrà il libro, il costo, gli chiedo un impaginato, insomma, inizio a interrogarmi, anche perché del contratto neppure l'ombra. Gli chiedo cosa mai significhi quel fai cento e vai in libreria che pubblicizzano nel sito ufficiale del Seme Bianco. Dice soltanto che il libro non andrà nei cataloghi dei librai, si venderà solo on line e per andare nei cataloghi, l'autore dovrà prima vendere 100 copie. Mi lamento, anche perché noto che invece persone senza alcun curriculum, sbucate dal nulla, vengono piazzate dallo stesso Caccamo nella collana Emersioni di Castelvecchi, i cui libri ovviamente vengono subito messi in catalogo e distribuiti in libreria. Gli chiedo come mai questa differenza di trattamento. Mi risponde che il padrone di Castelvecchi non è lui. Si guarda bene dal dirmi che le cento copie che gli autori del Seme Bianco dovranno vendere non verranno pagate, ossia gli autori non percepiranno un soldo di diritti d'autore fino alla copia 101 a partire dalla quale inizieranno a venire pagati. Inoltre il Seme Bianco non organizza presentazioni, dunque l'autore deve impegnarsi ad organizzare da solo delle presentazioni per vendere 100 copie di un libro di cui non percepirà un soldo di diritti d'autore. Ovviamente queste cose io le ho scoperte dopo, quando ho visualizzato il contratto, perché Caccamo alle mie domande ha sempre risposto che sono "troppo aggressiva" e che faccio "troppe interrogazioni", che dovevo lasciarlo in pace e che a casa sua il dubbio è destabilizzante. Eppure lo stesso direttore editoriale in conferenza stampa del 9 marzo 2017 scrive testuale: Il Seme bianco fa immediatamente ingresso nel mercato del libro. Tutte le opere edite da Il Seme Bianco verranno distribuite nelle librerie italiane da Messaggerie Libri, e on line su Amazon Ibs. Queste informazioni sono false. I libri stampati col Seme Bianco, 100 copie in prima ristampa, non solo non verranno messi in catalogo librerie che a partire dalla copia 101, ma non verranno neppure ovviamente distribuiti prima della vendita on line di queste 100 copie di cui non pagheranno i diritti d'autore.
Il testo della conferenza stampa lo trovate qui:



Invece il mio articolo sulla vicenda lo trovate qui, articolo per cui il direttore editoriale mi ha minacciato di denuncia, dimenticando che ho il contratto in mano non firmato, tutte le conversazioni in chat e per mail:


Il giorno dopo la pubblicazione del mio articolo nel blog sono stata segnalata da qualcuno che mi ha bloccato la possibilità di utilizzare fb per una settimana, il profilo è sempre lì, ma non posso mandare messaggi ed interagire.
Ho scritto questo:


D - Progetti per il futuro?
R - Sto attualmente lavorando ad un saggio sulla simbologia esoterica della favola di Pinocchio che propone un'interpretazione trasversale della fiaba. Il libro è quasi completato, devo finire poi un romanzo iniziato tempo fa e ho in programma un altro testo di saggistica basato sulla trascrizione di un documento inedito.

D - Non dermordi dunque, nonostante le esperienze negative con l'editoria italiana?
R - No, chi si ferma è perduto. Ho anche iniziato a dipingere per illustrare i miei libri e per passione. Alcuni miei lavori saranno in mostra al Rayleigh Windmill Museum dal 2 al 19 aprile 2017, in U.K.

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