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fonte MeteoWeb
di F. Fotia
ESTRATTO
Cattive notizie da Trappist-1. Due nuovi studi rendono remota, se non impossibile, l'ipotesi che nel 'sistema solare dei sette' vi siano le condizioni adatte allo sviluppo della vita.
Il primo lavoro, che lascia aperto uno spiraglio, seppure minimo, al 'sogno Trappist', arriva dall'Università del Colorado. Utilizzando i supercomputer Janus e Hayk, un gruppo di astronomi guidati da Eric Wolf ha testato diverse potenziali atmosfere sui mondi di Trappist per verificare se su qualcuno di essi l'acqua possa effettivamente scorrere in superficie.
Wolf – spiega l'Agenzia Spaziale Italiana – si è servito di un modello atmosferico terrestre, opportunamente adattato, per creare il primo modello climatico dei pianeti di Trappist. Ne è risultato che solo uno dei sette, Trappist-e, sarebbe potenzialmente abitabile, presentando condizioni tali da permettergli di conservare acqua allo stato liquido.
Il suo vicino 'interno', Trappist-d, più prossimo alla stella madre, risulterebbe invece un mondo arido e secco. Mentre a proposito di Trappist-f, in orbita più esterna rispetto a –e, Wolf afferma che "nessuna combinazione di gas nell'atmosfera del pianeta sembra tenerlo abbastanza caldo", tanto che le simulazioni tendono a descriverlo come una 'palla di ghiaccio'.
Se è vero che abitabile non vuol dire abitato, la ricerca di Wolf dimostra anche che un pianeta che si trovi nella Goldilocks zone non è necessariamente adatto ad ospitare la vita. Ne abbiamo la riprova nel nostro 'vicinato planetario': Venere e Marte, entrambi terrestri e in zona abitabile, presentano problematiche simile ai Trappist–d ed –f.
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www.meteoweb.eu Due nuovi studi indagano sull'abitabilità del sistema planetario della nana rossa Trappist |