Davide Foschi su Boccioni e la sublime differenza

Le rubriche di YOUMANDESIGN
"NOI, EVOLUZIONARI" di Davide Foschi
 
12 febbraio 
BOCCIONI, UNA FIAMMA TRA LE MACERIE
di Davide Foschi

Passeggiando per la Pinacoteca di Brera è possibile, tra i vari capolavori antichi presenti, anche godere di alcune opere di arte contemporanea, parliamo di Morandi, di Carrà, di Sironi, di Modigliani e, tra gli altri, di Boccioni. E' sempre splendido ripercorrere passo dopo passo, opera dopo opera ( l'arte, lo ricordo, la vera arte è lo specchio della nostra coscienza) la vita di un uomo che, tra intuizioni fantastiche, incidenti di percorso, successi e fallimenti ( quanto siano davvero "successi" o "fallimenti" ci sarebbe da discutere a lungo...) le tappe di una vita da leggere come un libro, da immaginare come un film, da ascoltare come una sinfonia. La sinfonia di Boccioni è stata brevissima ma intensa, ricca di suoni mai uditi fino ad allora, armonie e distonie tipiche di un grande lavoro di ricerca.
Si puo' fare un viaggio ricco di tappe esaltanti e di spaventosi errori, si puo' cercare un'evoluzione graduale comprendendo che la rivoluzione non è una meta da raggiungere, si puo' star fermi e guardare il mondo che continua a cambiare senza muovere un dito. Di sicuro quest'ultima posizione è la peggiore, ed è invece la più diffusa: la paura e il dolore ci immobilizzano facilmente. Boccioni alla fine è stato sconfitto, mi sento di affermarlo con una certa serenità: la sua ricerca di rivoluzione attraverso la distruzione ( Marinetti aveva una personalità troppo forte per non trascinare tutti i futuristi in questa direzione) non poteva che portare ad un grande fallimento finale, Occorre far notare pero' le grandi intuizioni che una tale ricerca ha portato con sè. Possiamo imparare da tutto questo, possiamo raccoglierne le macerie e setacciare il tanto oro nascosto ed utilizzarlo per la costruzione anzichè per la distruzione.
E' quel "possiamo" che fa davvero la differenza.

Davide Foschi

( nella foto "Autoritratto di Umberto Boccioni", 1908)