Riccardo Campa, Eterna Giovinezza, recensione

*Orbis Idearum Press, Krakow (Poland), 2019

Recensione di Roby Guerra

Questo saggio di Campa (come poi diversi altri) nella pubblicistica cosiddetta transumanista ufficiale è  tra i più rigorosi dal punto di vista scientifico e tra i più completi  e aggiornati sulle ricerche in corso per la longevità estrema, se si vuole  "immortalità relativa".
Altrettanto esauriente, dallo stesso mito di Gilgamesh,  certa natura antica e poi storica del sogno dell'eterna giovinezza o elisir di lunga vita che dir si voglia. A questo futuro anteriore,  leggendario o letterario o pre-scientifico, è dedicata la parte più leggera del saggio di Campa.  Successivamente, il lavoro descrive  la storia ancora recentissima scientifica, dell'invecchiamento e della morte finalmente intese come malattia: a partire dalle ricerche rivoluzionarie di Aubrey de Grey soprattutto,  sulle cellule staminali e tutto il dibattito in merito (almeno semifolle, in quanto troppi pregiudizi irrazinali e  religiosi- e anche disinformazione scientifica, in merito  frenano non solo  le ricerche sulla longevità ma anche su  tante patologie attuali)
Il quadro d'indagine strettamente transumanista o  sul cosiddetto orologio biologico "naturale" degli umani è poi completato con una ampia informazione sullo stato attuale  e potenzialmente futuro della cosiddetta Medicina Rigenerativa , sulle società del futuro postumane e sulla questione bioetica, rettamente e scientificamente intesa, illustrata da Campa . ancora una volta con ammirevole lealtà intellettuale e sobrietà  per chi vuole capire e non con spirito crociatico, inclusi i limiti attuali, i suoi nodi anche tecnologici , finache sociali da risolvere, nella ricerca  stessa avanzata per concretizzare, forse nei prossimi decenni stessi (almeno riguardo una efficace medicina rigenerativa),  iniziare almeno a concretizzare il sogno ora futuribile, possibile  dell'"eterna giovinezza"
Nel saggio, in mezzo a questo tourbillon, una digressione apparenatemente laterale sul ruolo del potenziamento umano nelle guerre del futuro, posttecnologiche  e in chiusura una intervista del futurististico R. Guerra allo stesso Riccardo Campa, sull'Homme Robot nascente  e   potenzialmente felice.
Un libro  sia affascinante che  squisitamente scientifico, quasi un viaggio nel tempo virtuale nel  prossimo futuro e certamente nel futuro remoto, nello stesso tempo con stile scientifico "puro" e in-esatto,  la little big science come (post)umanesimo scientifico,  di cui certo zeit geist del tempo, in d-evoluzione, sembra aver perso la memoria e il sogno...

*Dalla prefazione di Roberto Marzocco

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Eterna giovinezza si pone in linea di continuità con altri libri di Campa. Per cominciare, una genealogia del transumanesimo è presente sottotraccia in Etica della scienza pura , un poderoso volume di seicento pagine che ricostruisce la storia dell'ethos scientifico. È un libro che, un po' per il tema e un po' per la mole, non si presta a una facile lettura.

Più agile è senza dubbio Mutare o perire, uno dei primi libri sul transumanesimo apparsi in Italia. Il terzo volume che è doveroso menzionare è La specie artificiale, uscito nel 2013 per i tipi di D Editore, ove l'accento è sull'impatto della biomedicina, delle biotecnologie e della stessa bioetica sull'evoluzione delle specie viventi.

Infine, una segnalazione merita Credere nel futuro , altra raccolta di saggi a mia cura, che sottolinea la dimensione mistica, religiosa, spirituale del transumanesimo..... (.....)