Davide Foschi... su Morgan, talento sprecato, purtroppo

DAVIDE FOSCHI

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Dico che quando uno è un genio fa, sottolineo fa, cose da genio.

Non si auto-attribuisce qualità incommensurabili: le dimostra.

Il genio compie opere che restano per sempre, al di là del tempo e dello spazio.

Il genio, prima di autodefinirsi tale, se il suo peccato è l'immodestia (cosa assolutamente umana) compie il capolavoro, il "sovraumano".

Questo è il genio.

Ora mi devono spiegare quale è l'opera di una bellezza sovrumana che ha compiuto nella sua lunga carriera artistica Morgan.

Tanti gli vanno dietro da anni e anni (compresi altri disadattati che non lasceranno mai a loro volta un segno, qualcosa di positivo, almeno un seme in fieri, come Sgarbi o Red Ronnie e via dicendo) affermando che lui è un genio ma è "incompreso". Non sarebbe la prima volta nella storia ma ditemi il nome di un suo "capolavoro" e poi ne parliamo. Un genio incompreso era Van Gogh, non Marco Castoldi.

Io vedo solo una sterminata distesa di macerie umane, millantata superiorità, sotterfugi mediatici, canzoni medie o peggio mediocri.

Mi ero ripromesso di non parlare più di Sanremo. E così faccio e con coerenza parlerò di Morgan solo per poche righe e non accennerò ad ambaradan mediatici.

Fino a quel momento (e in primis faremmo del bene all'essere umano Marco Castoldi) smettiamola di chiamarlo genio. Ad oggi siamo solo di fronte ad un potenziale talento completamente immaturo, del tutto sprecato.


Davide Foschi   NUOVO RINASCIMENTO


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