Pierluigi Casalino: Nel mondo dei social e di internet la democrazia è più fragile e minacciata.


Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>
 
In apparenza sembra un paradosso, ma in realtà non lo è. Nell'attuale momento storico, caratterizzato dall'informazione via web e dai dibattiti sui social media, in un periodo quindi di sovrabbondanza di informazione e purtroppo di disinformazione in prevalenza spinta anche da stati autoritari e soprattutto da autocrazie, la democrazia è diventata più fragile. Più informazione, dunque, finisce per incontrare anche disinformazione e anche proprio per questo significa perdita di forza per la democrazia. Accade pertanto che più informazione non significa più democrazia. Oggi anzi accade il contrario. Il punto di partenza della democrazia è che la democrazia funziona sulla delega e sul rapporto tra delegante e delegato. Nel rapporto tra queste due figure succede di tutto e il motivo di ciò è che tra il delegato e il delegante non c'è un processo di informazione. La democrazia non viene resa migliore dalla maggior quantità di informazione, ma solo dalla migliore qualità dell'informazione. L'infodemia da Covid insomma e poi le altre crisi planetarie ci hanno reso chiaro il fatto che la democrazia è diventata fragile e persino malata tra amore smoderato di essa, come anticipava Tocqueville, attraverso le moderne demogogie, e gli attacchi dei regimi totalitari o teocratici che mirano a sovvertire ed annullare secoli di conquiste di trasparenza e di rispetto dei diritti e delle idee diverse, che sono il sale della democrazia autentica.
Casalino Pierluigi