Tecnoreligione? Angelo Giubileo e Il Codice Giubileo ebook Asino Rosso (estratto)
LA NUOVA FRONTIERA DELL'ARTE E DELLA SCIENZA Il tecno-umanesimo si trova (qui) di fronte a un dilemma senza soluzione. Considera la volontà umana il bene più importante dell'universo, e quindi spinge l'umanità a sviluppare tecnologie che possano controllare e ridisegnare questa stessa volontà. Dopotutto, tentare di assumere il controllo del bene più importante del mondo è allettante. E tuttavia, se mai riuscissimo a raggiungere questo obiettivo, il tecno-umanesimo non saprebbe che cosa fare di tale controllo, perché l'essere umano, da sacro che è, sarebbe ridotto alla stregua di un qualsiasi prodotto realizzato su misura. Non possiamo gestire queste tecnologie finché crediamo che la volontà e l'esperienza umane siano la sorgente suprema dell'autorità e del significato.
Per questo motivo una tecno-religione più audace cerca di recidere del tutto il cordone ombelicale umanista. Prevede un mondo che non ruoti attorno ai desideri e alle esperienze di nessun essere – umano, o modellato a sua immagine e somiglianza. Che cosa potrebbe rimpiazzare i desideri e le esperienze come fonte di tutto il significato e l'autorità? Ad oggi, nella sala d'aspetto della storia c'è solo un candidato per questo colloquio di lavoro: ed è l'informazione. La religione emergente più interessante è il datismo, che non venera né gli dei né l'uomo – ma venera i dati.
(Tratto da: Y. N. Harari, Homo Deus. Breve storia del futuro , traduzione di Marco Piani, Bompiani 2018)