V. Conte: Tango (Marinetti)

 


VITALDO CONTE: DONNA-ROSA ROSSA '…DANZANDO IL TANGO COME ARTE-ESISTENZA' (RICORDANDO MARINETTI)

Il TANGO: qualcuno lo ha definito un vizio, in quanto una volta conosciuto non si può più farne a meno…
…La "normalizzazione" del Tango è avvertita da Marinetti in una lettera dell'11 gennaio 1914, dal titolo 'Abbasso il tango e Persifal'. In questa denuncia l'illanguidimento di questo ballo: «Barbaro! Un ginocchio fra le cosce? Eh via! ce ne vogliono due! Barbaro! Ebbene sì, siamo barbari! Abbasso il tango e i suoi cadenzati deliqui. Vi pare molto divertente guardarvi l'un l'altro nella bocca e curarvi i denti estaticamente l'un l'altro, come due dentisti allucinati?».

Il Tango «racchiude in sé, come tutto ciò che è autentico, un segreto» (J.L. Borges). Forse i nuovi Barbari Sognanti possono "liberare" il Tango dai passi e dagli abbigliamenti stereotipati: magari ascoltando i richiami "pericolosi" della sua origine per ballare con una donna-rosa rossa in bocca… Come feci, per la prima volta, in 'Appunti di Tango', un estremo ballo di "eros segreto" con Madame Blanche, in un mio spazio a Roma (Chioda) nel 1999...

Con 'Rosa rossa come Donna d'Arte (Tango-Taranta) ricordo il Futurismo e Valentine de Saint-Point in eventi da me curati nel Salento nel 2009: Centro Polifunzionale, Trepuzzi; Piazza Dante, Vaste.

"...Danzando il Tango come Arte-Esistenza" è il titolo di una mostra con mia prefazione nel catalogo ad Aci Castello (CT) (Castello Normanno) nel 2007.

Le istanze immaginarie e artistico-letterarie del Tango diventano per me, nel tempo, occasione per testi, ideazioni e manifestazioni. Come accade nelle esposizioni che ho presentato sugli intriganti 'abiti-corpo come Tango' di diverse artiste: a Lecce (Torre del Parco), a Campi Salentina (LE) (XIII Città del Libro) e a Roma (Archivio Menna/Binga) nel 2007; a Latina (Circolo Cittadino) nel 2020; ecc.



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Roberto Guerra