La Zona Morta magazine: newsletter 198

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Ecco il nuovo numero della Newsletter de "La Zona Morta": una tantum tante
notizie, anticipazioni, classifiche, aggiornamenti… e molto, molto di più!
Seguiteci su www.lazonamorta.it...
BUONE VACANZE A TUTTI
ANTIPASTI
Premio Vegetti 2023: i vincitori a cura della redazione
Creative Network numero 18 a cura della redazione
PRIMI PIATTI
Intervista a Luca Briasco di Filippo Radogna
Le ragazze di Nerozzi: l'eros di Continuum di Gianfranco Galliano
Fantacinema prossimo venturo / 45 di Davide Longoni
Il paese maledetto di Annamaria Ferrarese
SECONDI PIATTI
L'attualità de "L'esorcista"… di Riccardo Rosati e Giordano Giannini
Stephen King di Davide Longoni
L'ombra del Gran Maestro di Nicoletta Travaglini
Arianna Rosa si racconta a cura della redazione
CONTORNI – LE CRONACHE DI PROFONDO ROSSO
Caltiki il mostro immortale di Davide Longoni
I giganti della Tessaglia (Gli Argonauti) di Davide Longoni
FRUTTA
Genio e sregolatezza: Michelangelo Merisi… di Myriam Ambrosini
Masters of Horror di Davide Longoni
DESSERT
Peeping Tom e il Giallo Poetry di Davide Longoni
BEVANDE
Simone Bianchi – L'arte dei supereroi
View Conference 2023
Lucca Comics & Games 2023
Misteri d'Italia 2023
FiPiLi Horror Festival 2023
Trieste Science+Fiction Festival 2023
SogniElettrici 2023
EXTRA
Siamo arrivati anche quest'anno all'estate, un'altra caldissima estate che sta
mettendo ancor più dello scorso anno a dura prova il nostro paese.
Sicuramente dovremo abituarci nei prossimi anni a mesi così afosi e al tempo
stesso con improvvise ondate di catastrofico maltempo. Ma abbiamo per voi
anche una buona notizia: fortunatamente è arrivato anche il momento delle
tante attese vacanze e di un po' di meritato riposo. Ecco allora che arrivano
puntuali anche in questa estate 2023 i nostri consueti consigli di lettura extra,
giusto per darvi qualche dritta per trascorrere al meglio il vostro tempo libero!
Approfittatene!
Iniziamo con un consiglio del nostro Gordiano Lupi che ci parla di calcio con
Tifosi interisti per sempre - Il grande racconto della passione
nerazzurra (160 pagine; 14 euro) di vari autori a cura di Alberto Figliolia,
Edizioni Della Sera.
Alberto Figliolia raduna attorno a sé un gruppo di scrittori innamorati della
grande Inter, praticamente due squadre al completo, ben 22 autori, oltre lui
stesso nelle vesti di allenatore - giocatore. Tra gli autori dei racconti citiamo
Claudio Agostini, Federico Zanda, Giovanni Marrucci, Nicola Colombo, Lorenzo
Meyer, Francesco Rota, Giulio Ervino, Albert Borsalino e un grande prefatore
come il centravanti Renato Cappellini.
Luigi Garlando scrive: "È dallo stile, dall'eleganza del cuore che si riconoscono
gli interisti. Noi interisti siamo artisti pazzi, nati sotto la luna piena di marzo,
ma il nostro cuore è una spugna immersa nel coraggio".
Come posso non dargli ragione? Sono interista da un lontano giorno del 1966
quando mio padre era in poltrona e bestemmiava per colpa d'un dentista che
eliminava l'Italia dai mondiali d'Inghilterra. Sono interista dai tempi del mago
Helenio Herrera che vinceva campionati e coppe, al cinema gli facevano la
parodia sia Franco Franchi che Alberto Sordi, ma in campo non ce n'era per
nessuno, altro che Mouriño! Sono interista da quando scalpitavo sin dal venerdì
sera per andare la domenica con mio padre, pronto prima dell'alba in attesa
del treno, a Firenze o a Roma per veder giocare Mazzola, Suarez, Jair e Vieri.
Sono interista da sempre, anche se perdiamo con il Bologna per colpa d'un
portiere che non raccoglie un passaggio, anche se non vinciamo campionati per
anni, insomma, non sono juventino, il nerazzurro è una fede. Pure la squadra
della mia città (Atletico Piombino) indossa identica maglia e fa parte - proprio
come l'Internazionale di Milano - dei miei amori inossidabili.
Il libro è una raccolta di racconti, l'impostazione è sentimentale, si viaggia sulle
ali del ricordo, con un pensiero unico espresso a più voci, guidate da un
direttore d'orchestra come Alberto Figliolia, che lega i ricordi con il filo sottile
della nostalgia. Renato Cappellini firma l'introduzione, la sua figurina Panini è
una mia personale madeleine, me lo ricordo con la maglia della Roma, del
Varese, persino del Como e della Fiorentina, ero un bimbo quando segnò un
gol al Real Madrid, vestito di nerazzurro, in Coppa dei Campioni. Alberto
Figliolia lo conosco come esperto di calcio e di basket, critico letterario,
giornalista sportivo, persino poeta (ottime le sue liriche nel mondo dello sport),
ma in questo lavoro è anche ottimo selezionatore di talenti.
I racconti ci portano a spasso nel tempo, fanno conoscere stagioni diverse della
nostra Inter, ci ricordano che ha vestito la gloriosa maglia anche Vastola, non
solo Meazza, Skoglund, Facchetti, Sarti, Burgnich, Lorenzi…

Tifosi interisti per sempre è un libro che non può mancare nella biblioteca
del tifoso nerazzurro, bello sin dalla copertina a colori che raffigura Spillo
Altobelli, palla al piede, pubblico in dissolvenza, il centravanti che mi porta
indietro nel tempo alla riscoperta della giovinezza.
E' invece un esordio autorevole, quello di Paola Sbarbada Ferrari (scrittrice
benacense di origine mantovana) che è uscita in tutte le librerie italiane con il
romanzo Il casolare sull'aia pubblicato da Gilgamesh Edizioni.
Il libro raccoglie e rielabora momenti ed elementi autobiografici, sviluppando
una trama che mescola il passato famigliare - visto come residenza ideale della
memoria migliore e determinante per lo slancio verso il tempo a venire - a una
vita contrassegnata dal desiderio di cambiamento, dalla consapevolezza del
sentirsi liberi e dalla volontà di autoaffermazione, fino alla scoperta di nuove
prospettive sentimentali.
In mezzo alle pagine ben scritte, il racconto scivola accompagnato da una vera
e propria colonna sonora, dove la musica è il leitmotiv, quasi un magico
dispositivo capace di schiudere e coniugare il passato con un futuro prospero e
felice.
Figure emblematiche, come nonna Dalila e nonno Ivano scortano la
protagonista verso la rivelazione della nuova sé stessa, tra sequenze e
flashback quasi cinematografici, tra le note di Puccini e melodie inedite da
comporre.
In vista del 50° anniversario che ricorrerà all'inizio del 2024, è uscito in libreria
il primo libro al mondo su una delle sit-com più amate al mondo: si tratta di La
nostra storia - Tutto il mondo di Happy Days di Giuseppe Ganelli e Emilio
Targia, con prefazione di Henry Winkler e postfazione di Max Pezzali.
Resta indimenticabile la gioia sottile e colorata che regalava ogni puntata di
HAPPY DAYS. Per anni milioni di persone hanno spento il mondo e acceso la tv
per entrare in casa Cunningham, sedersi da Arnold's, camminare accanto a
Fonzie. In prossimità del 50° anniversario della messa in onda negli Stati Uniti
della prima puntata, Edizioni Minerva, grazie al lavoro di Giuseppe Ganelli e
Emilio Targia, ha finalmente raccontato il formidabile viaggio di HAPPY DAYS
nelle case di tutto il mondo.
Sembra incredibile, ma finora nessuno, in nessuna parte del mondo, aveva mai
pubblicato un libro che raccontasse nel dettaglio la storia della celebre serie tv
HAPPY DAYS, i suoi creatori e i protagonisti delle puntate.
La celebre sit-com, andata in onda negli Stati Uniti dal 15 gennaio 1974 al 24
settembre 1984, mise in scena una visione idealizzata della vita americana, a
cavallo tra gli Anni '50 e i '60, raccontata attraverso le vicende quotidiane della
famiglia Cunningham. Facevano la fila per ore, in migliaia, fuori dagli Studios,
per assistere dal vivo alle riprese di HAPPY DAYS.
Il crescente successo delle storie della serie e la popolarità immediata dei
personaggi alimentarono una sorta di febbre che contagiò in poco tempo tutto
il pianeta.
La sigla iniziale divenne una sorta di canto delle sirene, che calamitava di
fronte ai teleschermi milioni di persone di ogni nazionalità.

E alcuni gesti, alcune esclamazioni dei protagonisti si insinuarono velocemente
nella vita di ciascuno. Il libro racconta la serie fin dalla sua gestazione,
approfondendone il cammino attraverso gli anni. Si riscoprono poi le fasi della
scrittura e delle registrazioni delle puntate, le scelte della produzione, il
gradimento del pubblico, le esigenze delle reti televisive nel corso degli anni.
La storia, le storie, gli attori, gli autori, la produzione, i set, il dietro le quinte, il
pubblico, le curiosità, i numeri, i premi, il doppiaggio, le frasi celebri, le
musiche, i motori e le interviste esclusive ai protagonisti della serie.
Il tutto arricchito da un album fotografico che scandisce i diversi momenti degli
attori sul set e a riflettori spenti, con le preziose immagini dei copioni, dei
dischi e dei tanti memorabilia tratti dalla collezione più grande al mondo.
La prefazione porta la firma di Henry Winkler, la postfazione quella di Max
Pezzali. Non manca un capitolo dedicato a Robin Williams, che esordì proprio
sul set di HAPPY DAYS. Nel libro anche l'elenco completo delle 255 puntate con
trame e interpreti.
E un capitolo nel quale personaggi del mondo della cultura, della musica e dello
spettacolo raccontano il proprio rapporto con HAPPY DAYS.
"Ci è sembrato incredibile che non vi fosse, in tutto il pianeta, un volume di
riferimento che racchiudesse la storia e le storie di HAPPY DAYS – sottolineano gli autori –. E così è iniziato il nostro lungo viaggio, tra presente e passato,
sulle orme di Fonzie, Richie & Co. Non è stato facile però cercare di raccontarein un libro la nascita, la crescita e il significato – per centinaia di milioni di
persone in tutto il mondo – di una delle serie tv più amate di sempre.
Un'impresa tanto complessa quanto affascinante. Un onore ma anche un
onere. Un serissimo divertimento. Per questo ci siamo imposti fin da subito
regole di viaggio ferree, all'insegna dello scrupolo e dell'attenzione, nella
ricerca delle storie e delle curiosità da raccontare al lettore. È stato un percorso
lungo e complesso, sorprendente e entusiasmante".
Passiamo a segnalare il saggio Lady Oscar – Il vento della rivoluzione (540
pagine; 32,90 euro) pubblicato da Weird Book: è la prima ricerca in Italia su
un case study nella storia della tv italiana. Laura Luzi, ci svela la storia, i
segreti di un anime che è diventato leggenda, partito in patria, come
testimonia il primo regista, per durare un anno, ridotto per le difficoltà di
realizzazione. La prima trattazione approfondita dedicata a Tadao Nagahama.
La sua decisione di puntare subito sulla centralità di Oscar, sul conflitto
interiore nella scelta del tipo di vita. Il suo destino, come quello dell'anime,
segnato dai doppiatori: quello di André che aspira al ruolo, quella di Oscar che
ottiene la rimozione del regista. Il subentro di un direttore geniale, Dezaki, che
tifa per il popolo e vede Oscar con gli occhi di André. I retroscena, il tragico
destino di una sceneggiatrice e del primo regista. L'episodio 24 bis, visionato,
nella trascrizione dello staff, dello script, con la descrizione delle scene. Un
viaggio, nato dalla ricerca, guidato dalla curiosità di chi vuole conoscere di più
su questo anime e su chi vi è coinvolto.
Novità interessanti arrivano anche dalle Edizioni Vocifuoriscena, che fra
romanzi italiani e nordici puntano sempre molto l'attenzione su prodotti di alta
qualità.

Iniziamo con il proporvi il romanzo introspettivo La strada non si muove
(144 pagine; 15 euro) di Annalisa Spada.
Sedici anni, una famiglia in crisi, lo sfacelo del suo mondo, ormai a pezzi, e un
corpo che sembra prossimo a crollare. Annalisa, la narratrice, ricostruisce i
fatti, ma soprattutto le sensazioni e i sentimenti, di uno dei periodi più dolorosi
della sua esistenza: da un lato la sua personalità in divenire, ancora traballante
e bisognosa di certezze, dall'altro un mondo che si rivela con durezza
inesorabile, dalla separazione dei genitori alle insidie del confronto con i
coetanei e se stessa.
È una fuga – reale e metaforica – quella che compie Annalisa per sopravvivere
al dolore. Una fuga che la porterà a percorrere nuove strade, esplorare
possibilità e modi di vita che neppure poteva immaginare, ricomponendo così,
poco per volta, il fragile puzzle della sua identità.
Passiamo al romanzo drammatico psicologico L'urlo della terra (292 pagine:
18 euro) di Timo K. Mukka, su traduzione di Antonio Parente e Nicola Rainò con
postfazione di Viola Čapková, pubblicato nella collana "Lapis - Area finnica".
Timo K. Mukka (Bollnäs, 1944 - Rovaniemi, 1973) è uno degli autori finlandesi
più significativi del Novecento. Pubblica a soli vent'anni, nel 1964, il suo libro
più celebrato, questo L'urlo della terra appunto. Penna raffinata tanto nella
prosa, tanto nella poesia, Mukka esplora nelle sue opere il milieu artico,
focalizzando i temi della sessualità, della religione, del rapporto con l'altro.
Muore a soli ventinove anni, mentre prepara la sceneggiatura per il film basato
proprio su questo romanzo.
Amore e morte in Lapponia, oltre il Circolo polare artico. Mondo estremo, ma
non periferico, quello del selvaggio Nord, territorio dove tutto accade,
dominato dalla legge del più forte. Al potere aspro e selvaggio degli elementi,
gli uomini reagiscono con l'isteria artica, con l'abbandono al fanatismo delle
sette religiose, con l'aperta ostilità verso tutto ciò che viene da fuori. In questo
mondo di eroi omerici, ogni giorno bisogna difendere la terra e il proprio
prestigio, e persino gli anziani devono strappare letteralmente coi denti un
pezzo di dignità, per continuare ad esistere. Giovani e vecchi si spiano nelle
capanne anguste, pronti a disputarsi un momento di calore e d'intimità; uomini
e donne si sfidano come in duello, contendendosi la carne più giovane. Tutto è
lecito, se avviene all'interno del "gruppo". Ma agli estranei nulla è concesso. In
questo mondo patriarcale, Martta, una ragazza di prorompente sensualità,
infrange le regole cedendo a Oula, il lappone dagli occhi neri, lo straniero
venuto dal Nord, l'innamorato errante in odore di sciamanesimo. Ne sortisce un
intreccio lirico e tragico in cui la natura stessa si fa complice degli uomini, e la
taiga, le nebbie e i ghiacci concorrono a creare occasioni, nascondigli, tane,
tombe.
L'urlo della terra è autentica epica moderna, un grande romanzo tratteggiato
dalla penna insieme realistica e poetica di un raffinato interprete della magia
nordica. Da questo libro è stato poi tratto il film Maa on syntinen laulu, diretto
da Rauni Mollberg nel 1973, considerato un caposaldo nella cinematografia
finlandese.
Chiudiamo come sempre con il fumetto. Quando due autori come Gianni De
Luca e Roberto Dal Prà si uniscono, il risultato non può che essere

sorprendente. È il caso di Avventura sull'Orinoco, una storia a fumetti che
vede ai testi uno dei più grandi sceneggiatori italiani, e ai disegni un maestro
indiscusso della Nona Arte. Pubblicato originariamente a puntate su «Il
Giornalino» nel 1988, e divenuto introvabile, il fumetto è ora disponibile in
unico volume in edizione cartonata grazie a NPE Edizioni. Si tratta della quarta
uscita della collana dedicata a Gianni De Luca.
La storia si apre con la spedizione di Aristide Florescu, archeologo di fama
mondiale, che parte alla volta di San Fernando, lungo il confine tra Colombia e
Venezuela. Ad accoglierlo al suo arrivo troverà la banda di Fritz Losco,
contrabbandiere di opere d'arte, che lo costringerà a condurli sul luogo di un
antico tesoro. Tutti ignorano però che Billy, un ragazzino che il professore ha
conosciuto durante un incontro in un orfanotrofio, li ha seguiti di nascosto.
Sarà proprio l'amicizia tra questo e l'indio Tupay a dare un'incredibile svolta
alla storia.
PROSSIMAMENTE
Star Trek – tutte le serie tv; Toxic Avenger 4; la saga cinematografica di
Dungeons & Dragons; i Fantastici Quattro e Silver Surfer; tutti i film del Marvel
Cinematic Universe; la saga dei Critters; Ghost Rider: Spirito di Vendetta; Max
Living; Manifest; Il fascino dell'insolito; A come Andromeda.
Arrivederci nell'aldilà!
Davide Longoni

 
E non dimenticate che ci trovate anche sui principali social network!  
 

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Roberto Guerra