Scienza, CO2 tassare in profitti non i consumi!


ESTRATTO......

E se invece di scoraggiare le emissioni di CO2 equivalente tassando i consumi, si spostasse l'attenzione sulla generazione di profitti? Insomma, se invece di imporre un sacrificio fiscale a tutti, indiscriminatamente, il fisco mirasse ai ricavi creati dagli investimenti per sostenere l'economia fossile si otterrebbero due risultati. Scoraggiare il profitto che deriva dalle attività di aziende climalteranti e sollevare i redditi di chi adesso, pur concorrendo in parte minima al global warming, è colpito dalle imposizioni fiscali sulla CO2.

Sono i risultati di una nuova analisi statunitense, secondo cui il reddito generato dagli investimenti è responsabile di oltre la metà delle emissioni di CO2 equivalenti degli americani più ricchi. Da quest'analisi è nato uno studio di alcuni ricercatori dell'Università del Massachusetts Amherst, pubblicato su Plos Climate, che propone di cambiare la prospettiva della tassazione sul clima, mirando ai redditi generati da investimenti in aziende non "green". Infatti, le tassazioni al momento pensate per affrontare la questione climatica sono basate sui consumi, non sui ricavi. E questa scelta colpisce soprattutto le persone più povere, già spesso vittime dei vari effetti dei cambiamenti climatici per motivi diversi. La proposta dei ricercatori americani è semplice: introdurre nuovo tipo di carbon tax incentrata sugli investimenti, dove quelli realizzati in industrie ad alta intensità di carbonio sono tassati più pesantemente di quelli a favore di industrie "verdi". Una scelta di equità che porterebbe un grande beneficio alla causa climatica, sposando sostenibilità ambientale e sociale.

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Roberto Guerra