Fantascienza: Amelia 2.0, recensione (video)
Peccato, un bellissimo e futuribile film relativamente recente (2016), rovinato dal solito Complesso di Frankenstein dei nostri tempi anti-tecnologici, figurarsi sogni possibili della vera modernità... Certe prospettive, la crionica, la longevità estrema, l'ibernazione umana se non dietro l'angolo sono imminenti, compreso il cosiddetto mind uploading , via mente computer, clonazione, replicanti umani, coscienti senzienti . Di Adam Orton, da Rob Merrit, la pellicola...
Come accennato, sequenze affascinanti e ben combinate per tutto il film, anche l' apriori business e certa delicatezza (non prevedibile) scientifica e finanche mediatica, tutto lo staff medico credibile con altrettanta raffinatezza, distante da certo facile spettacolarismo e tecnocrazia distopica...
Anche ricca di emozioni la figura protagonista di Amelia, nel suo "risveglio", la sua stessa transizione, dopo il bacio...della Scienza, non priva di imprevisti e difficoltà anche tecniche, poi felicemente risolte.
Anche se sconcertante, "vero" futuro razzismo verso robot, AI... senzienti la figura politica bioetica che a un certo punto, quando Amelia 2.0 era diventata perfettamente umana, esita come virus passatista e "letale" nel divenire della trama, interferendo clamorosamente, persino con il (o ex?) marito con considerazioni primitive e medievali: in nome di Dio con Amelia risvegliata e cosciente, esattamente come l'originale, di fatto vuole ucciderla, perchè un peccato contronatura!
Il marito,che prima autorizza l esperimento per Amelia umana per salvarla , malata terminale, poi rivela, sconvolto e traumatizzato, tutta non la fragilità, ma la vigliaccheria del cosiddetto uomo patriarcato...o meglio la visione folle recente... del patriarcale.
E l'ex marito ex Principe Azzurro... protagonista dalla caduta del film, distopico, infatti, il finale.
Ma resta la Bellezza di Amelia 2.0, più umana degli umani, secondo la Libertà del Futuro, verso l'Immortalità relativa dell'Uomo (e la Donna) postumani...