Zairo Ferrante Trans-futuristi romantici * da Recensione Dinanimista webzine


TRANS-FUTURISMO ESTENSE


Proprio a Ferrara, dove - in un certo senso - l'Avanguardia è stata sempre di casa, si è concretizzata, negli ultimi giorni, la fusione tecno-artistica che ha dato vita alla nascita del TRANS-FUTURISMO. Gruppo aperto di Artisti - e non solo - che, in modo del tutto indipendente, hanno deciso di porsi in continuità con quello che è stato il primo Futurismo, integrandolo con l'apertissima ed attualissima questione post-umana. Scopo del gruppo, come si evince anche dal primo manifesto redatto dallo scrittore Roberto Guerra, è quello di ri-cercare una nuova "filosofia d'Arte" che possa essere di sostegno ed accompagnarsi ai nuovi progressi scientifici, più o meno auspicabili, senza per questo tralasciare quell'Umanesimo che, ad ogni costo, deve essere preservato nell'interesse di tutta l'Umanità.

ZF


Di seguito un estratto del primo manifesto trans-futurista redatto da Roberto Guerra:

...Primo obiettivo del trans-futurismo, in generale, ancor prima di amplificare i progressi scientifici più o meno auspicabili, è comunque scoprire, ri.creare- sperimentare, vivere la poetica dell'era postumana e cibersociale nascente: il trans-futurismo come postmoderno forte, aperto e anche contraddttorio, postumano, quasi normativo come mappa sull'arte contemporanea. Il territorio è altra questione. Il Trans-futurismo lo attraversa e esplora, ma uno dei robot.. marziani possibili. Lasciamo al futuro, alle nuove generazioni net.native digitali, alle nuove arti e nano-arti nascenti da Internet, i diritti di proprietà. Questo era ed è il futurismo, era ed è l'avanguardia nella sua enterprise parallela rispetto ai fratelli transumanisti, aperta, libera...

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