Un saluto futurista al Babbo di Goldrake, Shingo Araki

Goldrake «Alabarda spaziale», sciuffff. «Lame rotanti», twiskkkk. «Pioggia di fuocoooo», boommm...Sono le 18.45 del 4 aprile 1978 quando le onomatopee e il futurismo di un cartone animato giapponese, Goldrake, compaiono per la prima volta sugli schermi della tv italiana, sul secondo canale. L'Italia è attanagliata dalla stagione cupa del terrorismo ma cova nelle persone, rintanate in casa per la paura, la voglia di tornare a vivere.
A scoprirlo, quel gigante buono e ben armato fu Nicoletta Artom, curatrice del programma Buonasera che lo scovò sui banchi di una mostra-mercato. Chissà come riuscì a vincere i dubbi della dirigenza Rai che acquistò l'intera serie chiamandola Atlas Ufo Robot. Sin dalla prima puntata Goldrake ebbe un successo strepitoso, e, grazie al passaparola tra i banchi di scuola, venne seguito da milioni di telespettatori, trascinati dalle gesta di quell'insolito eroe, un robot dal cuore di uomo....
 
C-  IL TEMPO
http://www.iltempo.it/2011/12/03/1306435-massimiliano_lenzi.shtml