Biblioteca Gramsciana: intervista a Giampaolo Salaris

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LE CENERI DI GRAMSCI- EVENTO WEB-ANNIVERSARIO 55
 
 
D- Gramsci su Facebook... una anomalia creativa per un social network forse troppo specchio proprio della reificazione di cui parlavano i Maestri dell'utopia socialista?- Gramsci amava più il Partito o la storia e i popoli nel suo divenire? 
Nonostante la caduta del Muro di Berlino, se paradossalmente anche a Destra, certo Gramsci- come Pasolini- è stato ben sdoganato, ancora recentemente lo stesso Veneziani (in ottiche non ideologiche certamente non banale) ha sorprendetemente contestato certo ritorno del Maestro...- Gramsci e il duemila: solo per la Poesia o invece anche nel cibermondo una Idea forte per un futuro più umano e creativo?
 
 
R- Giampaolo Salaris : Non sono un esperto di Gramsci ... . Posso solo dire quel che penso del personaggio e della sua "attualità". Gramsci, come tanti pensatori di ieri e di oggi, ma anche solo uomini di grande e buona volontà, ha combattuto per portare in Italia e nel mondo un po' di giustizia, per difendere e redimere i deboli dalla condizione di servitù in cui purtroppo i prepotenti li hanno cacciati. Il partito poteva essere uno strumento di unione e di riscossa, ma non l'unico. Tutto ciò vale anche oggi, nonostante la crisi di credibilità dei partiti che allontana le masse, e anche gli intellettuali, dall'impegno politico diretto. Credo allora che Gramsci, nelle sue motivazioni più profonde, amasse più i popoli, i poveri, operai, proletari delle città e delle campagne, molto più del Partito, che poi la storia ha dimostrato essere anche strumento di potere personale e di arricchimento a danno del popolo
 
.*VEDI POESIA SELEZIONATA X L'EVENTO A CURA DI BIBLIOTECA GRAMSCIANA E GIUSEPPE MANIAS
 
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