Carlo Infante interview: tra Mino delle Site, futurismo e dinanimismo





intervista a CARLO INFANTE (8 settembre 2012)
Infante:  Una tua rapida autofuturgrafia
Sono pugliese di Lecce, bellissima Capitale del Barocco. Ho 39 anni. Ho molteplici interessi culturali e sociali. Sono poeta dal 2009.
Essendo ospite di un sito futurista, privilegerò cenni biografici relativi al mio rapporto con tale movimento, che studio da sempre, anche perché, fra i miei illustri concittadini, vi era Mino Delle Site (Lecce, 1914 – Roma, 1996), pittore aerofuturista fra i principali. http://www.minodellesite.com/
Sicuro impulso alla studio del Futurismo me lo diedero le azioni di Graziano Cecchini (RossoTrevi) (http://www.futurzig.it/), in primis la più nota, quella del 19 ottobre 2007 quando, per protesta (contro il precariato, contro i costi del “Festival del Film di Roma” ecc.), colorò di rosso le acque della Fontana di Trevi. E sono state anche le sue gesta che, il primo settembre di quest’anno, mi hanno ispirato la poesia Futurismo a colazione (Manifesto del Futurismo 2012).
Nel 2008, presso il Palazzo Reale di Milano, visitai la grande retrospettiva di Giacomo Balla. Che dire? Un grande pittore, ma questo tutti lo sanno.
Studio, quindi, i poeti futuristi e mi piace ricordare come anche Salvatore Quasimodo (il più grande poeta meridionale quantomeno contemporaneo) lo fu (voglio rammentare la sua lirica parolibera giovanile, “Sera destate”, pubblicata nel 1917, sull’importante rivista fiorentina “Italia Futurista, diretta da Bruno Corra ed Emilio Settimelli).
Colgo l’occasione per ringraziare ed encomiare R. Guerra, per quanto fa per il movimento.
A tavola, però, non andrei d’accordo con Marinetti, poiché amo la pastasciutta (ma è vero che faccia ingrassare!).
 
Carlo: Il  Futurismo oggi, reinvenzione o nostalgia?
Il Futurismo era Marinetti. Oggi vedo pochissime persone che lo rammentino, o che lo abbiano preso come spunto (chiamamoli neofuturisti) come, appunto, RossoTrevi e Roberto Guerra. Non penso che il Futurismo storico sia eguagliabile. RossoTrevi credo che non sfigurerebbe nella pattuglia del Futurismo storico, ma una rondine non fa Primavera. Anche perché gli uomini d’oggi non sono quelli d’un tempo. In tempi andati c’era molta più passione, molta più voglia d’avanguardismo e di cambiamento. Voglia di rischiare (anche la pelle), voglia di lottare. L’Italia di oggi, con tutte le sue notevoli problematiche, mi pare proprio una nazione senza speranze. Non c’è affatto una valida opposizione sociale (quindi mi riferisco a partiti o movimenti politici ed a sindacati) e ciò mi rattrista non poco. Qui colgo l’occasione per aprire una parentesi e ricordare un personaggio che non c’entra col Futurismo, ma sì con l’avanguardia, con la passione, col coraggio, con la purezza, e quindi che stimo enormemente. Un intellettuale Caduto per l’Italia nella Prima Guerra Mondiale, quel Filippo Corridoni che è il principale sindacalista della storia d’Italia. I sindacalisti odierni? Mi fanno pietà e terrore quasi tutti! Del resto, tanto per dirne una, il volume di Stefano Livadiotti, “L’altra casta”, divenne presto un best seller. Sindacalieri e politicastri hanno ridotto in schiavitù il popolo italiano! Sono da galera! http://www.museocorridoni.it/
 
Infante:  Internet: linguaggio delle nuove generazioni. democrazia o abuso della democrazia?
Internet è, senz’altro, un mezzo di comunicazione ed informazione rivoluzionario, ma le nuove generazioni le vedrei meglio (e mi ricollego al discorso di poc’anzi) su barricate reali. La democrazia, intesa come libertà d’espressione, non è mai abbastanza (piuttosto il problema gravissimo è che, quasi tutte le proteste popolari, lasciano il tempo che trovano). Dunque siamo vittime di una falsa democrazia. Non possiedo la palla di vetro, ma penso che il futuro non sarà diverso.
 
Carlo: Il dinanimismo, tra le nuove avanguardie letterarie...  Sperimentazione e-o Ritorno dell'anima nell'era del web?
Il Dinanimismo (http://e-bookdinanimismo.myblog.it/), Movimento Poetico/Artistico Rivoluzionario delle Anime, fondato nel 2009, da Zairo Ferrante, al quale aderisco, è per la divulgazione della Poesia, per il ritorno dell’anima nell’era del web, non parlerei, quindi, di semplice sperimentazione, in quanto si fa portatore di messaggi ben alti. Dunque non posso che augurargli i migliori successi.
 
Infante: l'arte contemporanea, futuribile o mistificazione non stop?
A livello di Arte Contemporanea, cerco di seguire la Poesia e la Pittura in primis. Poi la Fotografia e la Scultura. Dando la precedenza agli artisti italiani. Ma il Futurismo lo lascerei da parte. Ribadisco, penso che il Futurismo storico (RossoTrevi a parte) non sia eguagliabile.
Pratico la Fotografia, con qualche soddisfazione, dal 2003.
Ho redatto molti articoli di critica d’arte (prevalentemente di Pittura).
Diverse volte mi sono trovato in sintonia con Vittorio Sgarbi, che considero una rarissima voce alta e libera (e che più volte ha difeso il Mezzogiorno d’Italia e le sue genti, quindi lo ringrazio vivamente).
Sono un pittore alle prime armi (e siccome avrei molto da dire, anche in questo campo, spero di averne il tempo).
Fra i poeti preferisco Igino Ugo Tarchetti, Trilussa, Sandro Penna ed Elio Pagliarani, ma leggo veramente di tutto (a cominciare dagli italiani).
Fra i pittori preferisco Salvador Dalì, seguito dal lucchese Roberto Fontirossi. Amedeo Modigliani m’interessa biograficamente.
Fra gli scultori m’interessa Medardo Rosso.
Ma l’Italia di oggi pullula di valenti pittori, scultori, fotografi e pure di poeti, l’Italia è quella che è sempre stata, la culla mondiale dell’Arte!
Nutro molto interesse per l’arte del mio conterraneo Carmelo Bene (che, tra le tante, portò in scena la poesia di Marinetti “Contro Venezia passatista” ed il “Manifesto del Futurismo”). http://www.youtube.com/watch?v=eaJvdw_1-tA http://www.youtube.com/watch?v=F_9PxfqLxWc
Grandi artisti come Marinetti, Quasimodo, Dalì e Bene sono immortali!
 
*R.G.