Mimmo Centonze nell'eBook Urfuturismo con Pierfranco Bruni, Luca Gallesi, Luigi Tallarico, Antonio Fiore.... a c. di R. Guerra e S. Giovannini
Mimmo Centonze in Urfuturismo ebook
*Urfuturismo Futurismo Oggi 2000 (01) (La Carmelina Ferrara-Roma-2014). Nella versione ebook di "Al di là della destra e della sinistra…" (La Carmelina 2013), a cura degli scrittori Roby Guerra E Sandro Giovannini e Roby Guerra (Movimento Nuova Oggettività e Scuola romana di filosofia politica), tra i 50 autori circa intervistati e presenti (link autori completo ecc. in fondo pagina Info), molti rilevanti e di spicco, segnaliamo Mimmo Centonze, di Matera, poi lanciato da Sgarbi in quel di Salemi, protagonista al Palazzo delle Esposizioni nel 2012, nella Biennale di Venezia di Sgarbi stesso (2011), evidenziato dalla critica tra i principali giovani artisti dell'arte contemporanea italiana, da riviste economiche persino come investimento culturale presente e prossimo venturo.
Nel volume elettronico gli stessi Pierfranco Bruni (scrittore e critico letterario, vicepresidente Sindacato Liberi Scrittori e del Centro Studi Francesco Grisi), Luca Gallesi, economista e giornalista de Il Giornale, Luigi Tallarico, storico dell'arte e presidente Centro Studi Futurismo Oggi, Riccardo Campa, sociologo della scienza e transumanista, Miroslava Hajek, critica d'arte, esperta internazionale su Bruno Munari, oltre ai neofuturisti stessi Roby Guerra, autore per Armando editore del volume Futurismo per la nuova umanità, Antonio Saccoccio, Univ. Tor Vergata Roma e ricercatore ciberculturale, Vitaldo Conte, critico d'arte e poeta (Acc, Belle Arti di Roma) e molti altri.
Mimmo Centonze: capace in piena decadenza anche trash dell'arte italiana di conciliare quasi l'impossibile nei nostri tempi liquidi e di ardua decifrazione estetologica, con l'artista spesso semplicemente eteronomo e quasi pupazzo del cosiddettto libero mercato dell'arte, gallerie incluse.
Centonze, al contrario, mixa con disincanto e conoscenza, provocazione futuristica e genialità tecnico-pittorico e o visual: micromacchine di luce plasmano le sue opere, verso la nuova forma del XXI secolo per l'arte italiana: al di là della mera arte per l'arte, al di qua della mera – come accennato – provocazione.
E un fare Arte con la maiuscola in progress, destinata a imprevedibili e sorprendenti evoluzioni e rotazione dalla verità fatta bellezza.
Di seguito un estratto dall'ebook stesso in questione:
*INTERVISTA a MIMMO CENTONZE forza di luce e colore di gravità
D – L'arte contemporanea è degenerata?
R – (MIMMO CENTONZE) in certi casi, sicuramente. Ma è quello che accade quando si cerca ossessivamente di voler stravolgere tutto ostinandosi a non tener conto delle nostre origini. Non credo che questo modo di ragionare sia sempre produttivo. In Italia, per esempio, abbiamo una straordinaria tradizione artistica con la quale confrontarci e dalla quale trarre ispirazione.
Non è detto che tenendo ben conto dell'esistenza artistica di Tiziano o di Caravaggio poi si rimanga imbrigliati in un mondo antico e ormai passato. La grande arte è sempre contemporanea perché ci parla ancora adesso. Ci fa tuttora riflettere e si ricollega anche all'uomo di oggi. Per questo non diventa mai sorpassata.
D – Sgarbi, neodannunziano o grande politico e futurista?
R (MIMMO CENTONZE) - Vittorio Sgarbi è un essere geniale. Ha una mente acutissima. È un instancabile studioso sempre alla ricerca della bellezza, nelle sue varie forme. Rimane sempre al centro di in un vortice mai inattivo ma sempre in continua evoluzione.
È estremamente fattivo e odia e combatte con tutte le sue forze l'immobilità della burocrazia, i politici inutili e ingrati, le mafie del sistema dell'arte, le ingiustizie di fronte alle quali proprio non riesce a far finta di niente. E tutto questo con un coraggio e un'intraprendenza che lo fa accostare poeticamente ad un Don Chisciotte senza tempo.
Sono convinto che molti, avendo presente l'immagine di Sgarbi in tv, non sono pienamente coscienti del suo reale valore culturale ed umano. Sgarbi colma un vuoto che ancora molti non sanno che esista.