Esempi di futurismo pittorico. L'esperienza di Giacomo Balla.

Le manifestazioni interventiste in vista della Grande Guerra divennero soggetti del nuovo ciclo di opere cromaticamente giocate sul bianco, rosso e verde del tricolore italiano. Tre opere di Giacomo Balla, lavorate su tela, ne sono alcuni degli esempi più significativi, esempi di un futurismo pittorico di particolare suggestione creativa e dinamica. Alla GNAM di Roma, dove le tre tele sono conservate, si distingue Bandiere all'altare della patria, già collezione F.T. Marinetti, al cui centro si staglia la composizione quadrata dell'Altare della Patria al Milite Ignoto circondato dallo sventolio della bandiera italiana. sulla scia di questo fervente clima, terminato il primo conflitto mondiale, nel 1918, Balla sviluppò in un insieme di lavori il soggetto dello sbandieramento del tricolore. Attraverso lingue di fuoco alternate al bianco e al verde si viene a costruire un brillante paradigma dell'interventismo, che trova la sua realizzazione in un cartone appartenente a Casa Balla (Agenda n.1353), straordinario esempio dell'interventismo in guerra, sviluppatosi appunto durante gli anni dell'immane conflitto e che si individua ora nel 1919 nella sua cromatica attuazione, aprendo un nuovo ciclo sperimentale detto Sbandieramento. Dal maggio del 1919 iniziò ad apparire sul giornale "Roma futurista" la propaganda che invitava a visitare la Casa futurista di Balla. E tra queste due date,1915-1919, si colloca tale nuova fase di sperimentazione volta interamente alla "plasmazione dell'atmosfera" quotidiana tramite la progettazione di una nuova realtà di vivere, di un "futurismo pittorico" tutto colorato. Questo fresco ed innovativo "progetto per paravento" è tutto svolto sui colori che Balla, da quando è giunto a Roma nel 1895, vede e percepisce dal suo balcone di Villa Borghese.
Casalino Pierluigi, 23.11.2015