Non aver paura di dire: intervista di Luca Siniscalco a Sandro Giovannini e Roby Guerra

da: BARBADILLO 30.10.2015


L'intervista. Guerra e Giovannini: "L'audacia della parola per vincere la Paura del Dire"

Pubblicato il 30 ottobre 2015 da Luca Siniscalco

Categorie : Le interviste


(ESTRATTO)


Il coraggio di uno sguardo limpido e disincantato sul mondo ha spesso un prezzo da pagare. Tanto più se anticonformismo ed eterodossia confluiscono in un progetto a vocazione comunitaria e a pro-vocazione antiindividualistica. Frutto di questa istanza è una raccolta di saggi in cui una cinquantina di autori, noti intellettuali – fra cui Adriano Fabris, Alberto Cesare Ambesi, Marcello Veneziani, Claudio Bonvecchio, Gianfranco de Turris, Miro Renzaglia, Marco Vannini, Antonio Saccoccio, Stefano Vaj, Pierfranco Bruni, Roberto Pazzi, Mariano Bizzarri, Raffaele Perrotta, Agostino Carrino e Massimo Donà – e giovani studiosi, si sono confrontati, secondo la propria formazione e sensibilità, con il tema "non avere paura di dire". Il volume, dapprima edito in copie numerate quale libro d'arte, in seguito in versione ebook, si perita nella risposta all'ardua questione delineando quadri ermenutici alternativi entro cui tesi filosofiche, suggestioni tradizionaliste, scenari futuristi e tensioni rivoluzionarioconservatrici danzano lungo i crinali del nostro magmatico tempo, ricercando, talvolta, squarci sulla pura alterità.

Del significato e dell'esito del progetto abbiamo avuto l'occasione di parlare con Sandro Giovannini, poliedrico intellettuale, curatore della tavoletta nonché responsabile delle Edizioni Heliopolis, e con Roberto Guerra, poeta futurista ferrarese e curatore della versione ebook.



A distanza di alcuni mesi dalla pubblicazione della tavoletta Heliopolis e del più recente ebook, edito da La Carmelina, qual è il lascito, concreto e ideale, di quest'opera corale?

S.G.: C'è un dato autoreferenziale e uno oggettivo, tanto per essere sinceri. Quello autoreferenziale ci reperta un'idea ottima, un buon lavoro preparatorio e un onesto successo partecipativo in proporzione: circa 50 risultati di risposta tra circa 250 filosofi/artisti/metapolitici sollecitati… quello oggettivo posteriore ci dice di una scarsa sequela, certamente per nostra (vocazionale?) carenza, ma anche per la lateralità a tutte le mode, che è una sorta di cartina di tornasole feroce e quindi senza scampo…

R.G.: Le parole sono fatti, diceva Ionesco, in tal senso circa 50 antagonisti trasversali coinvolti, tutti a modo loro noti e autorevoli, hanno performato un raro florilegio controculturale in Italia oggettivamente rilevante. Tutti o quasi molto personal, un coro opera aperta, per dirla con Umberto Eco. Alla fine, senza filtri intellettuali retro, esperimento penalizzato dal taglio troppo conoscitivo,  insoddisfacente (un eufemismo) per la casta culturale prevalente in Italia: sia per la casta radical chic di sinistra che per quella radical shock (nemica del veroprogresso, per dirla con Toffler e de Kerckhove) di destra.


CONTINUA  BARBADILLO



@barbadilloit


a cura di Luca Siniscalco


*TUTTI GLI AUTORI
Angela Ales Bello, Luigi Alfieri, Alberto Cesare Ambesi, Giovanni Balducci, Lorenzo Barbieri,Umberto Bianchi, Mauro Biuzzi, Mariano Bizzarri, Ettore Bonessio di Terzet, Claudio Bonvecchio, Giuliano Borghi, Pierfranco Bruni, Riccardo Campa, Agostino Carrino, Pierluigi Casalino, Vitaldo Conte, Raimondo Cubeddu, Gianluca D'Aquino, Giovanni Damiano, Vittorio de Pedys, Gianfranco de Turris, Massimo Donà, Adriano Fabris, Davide Foschi, Francesco Franci, Luca Gallesi, Romano Gasparotti, Giuseppe Gorlani, Luca Grecchi, Roberto Guerra, Michelangelo Ingrassia, Vito Limone, Luigi Lombardi Vallauri, Francesco Mancinelli, Gian Ruggero Manzoni, Gianluca Montinaro, Giancarla Parisi, Roberto Pazzi, Raffaele Perrotta, Miro Renzaglia, Cristiano Rocchio, Riccardo Roversi, Antonio Saccoccio, Andrea Scarabelli, Giovanni Sessa, Luca Siniscalco, Francescomaria Tedesco, Stefano Vaj, Marco Vannini, Marcello Veneziani, Filippo Venturini, Piero Visani, Eduardo Zarelli.