Il Covid-19 ha reso prioritaria la gestione di alcuni rischi legali per le aziende. In scia al coronavirus, infatti, le imprese hanno dovuto adattarsi rapidamente a delle nuove circostanze in continua evoluzione su diversi fronti: le modalità di lavoro, i processi operativi e la tecnologia. Adattamenti non privi di rischi.
In particolare, gli osservati speciali dei general counsel (GC) sono stati, nell'ordine, i rischi connessi alla: tecnologia (es. problematiche IT, perdita di dati, ecc.), organizzazione (es. gestione dei talenti, pianificazione della successione), politica (es. Brexit, elezioni USA, tariffe, sanzioni, catena di approvvigionamento interruzione) e reputazione (es. rischi operativi, di governance o di qualità).
A rilevarlo è l'edizione 2020 del "Looking Glass" report realizzato da Clyde & Co e Winmark su oltre 160 general counsel.
I rischi connessi alla tecnologia, che lo scorso anno si posizionavo secondi in classifica, sono diventati la preoccupazione principale dei giuristi d'impresa. Questo perché le tech incidono ancora di più sull'operatività aziendale e quindi condizionano profondamente ogni aspetto del business.
Che la tecnologia sia la nuova ossessione dei GC non sorprende. Ciò che invece è curioso è che i rischi ESG (Environmental, Social and Governance) non rientrino tra i grattacapo dei general counsel e che siano considerati come i rischi che avranno meno impatto sulle organizzazioni (vengono segnalati come centrali solo dal 34% del campione). Un dato che risulta di difficile lettura, visto che si tratta di rischi strettamente connessi alla reputazione dell'azienda e che sono spesso causa di contenziosi annosi e costosi.
Il Covid-19 dovrebbe lasciarci in eredità, oltre al lavoro da remoto (che tutti segnalano come , un insegnamento importante: serve un approccio proattivo nella gestione delle maggiori problematiche dei nostri tempi (tra cui appunto la questione ambientale), altrimenti ne usciremo sempre sopraffatti.
I general counsel possono oggi scegliere quale posto occupare in azienda negli anni a venire. Possono rimanere i difensori dell'impresa o guardare al futuro e assumere un ruolo chiave nella definizione delle strategie di crescita a lungo termine. E la crescita passa dalla valutazione proattiva dei rischi all'orizzonte...