Danze e leggende dell'antica Cina - parte terza finale



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Da: Angelo Giubileo  


La danza dei fagiani maschi e femmine. Danze e leggende dell'antica Cina

Vi sono elementi leggendari comuni che descrivono e accompagnano la vita, l'atto di fondazione e la caduta di un Re dinastico. Le dinastie cinesi sono tre: 1) Hia, fondata da Yu il Grande intorno al 2300 e.a. e terminata con Kie; 2) Yin, fondata da T'ang il Vittorioso intorno al 1800 e.a. e terminata con Cheou-sin; 3) Tcheou, fondata dal re Wou nel 1122 e.a.

I fatti relativi alla terza dinastia, riportati nello Chou king, possono essere definiti storici; non così come i fatti della dinastia Yin narrati negli Annali di bambù. Quanto ai fatti della prima dinastia, l'unico fatto storico certo è la mancanza di successione da una dinastia ad altra. La fondazione di una dinastia implica l'affermazione del principio agnatizio ovvero la trasmissione del diritto di potere da padre a figlio. Il Tch'ouen ts'ieou, cronaca dello stato di Lou, attesta che, con il trascorrere del tempo, il ruolo del Ministro-Consigliere cresce, assumendo sembianze divine.

Dalle cronache di Lou emerge in particolare un parallelismo tra le gesta di Lu Chang, precettore e generale dei re Wen e Wou, e le gesta di Tcheou-kong, che, alla morte del re Wou, salì al trono ma soltanto provvisoriamente, affinché l'Impero non si ribellasse alla giovane età di suo nipote, Re Tch'eng, erede legittimo al trono. Le cronache di Lou alimentano le biografie dei due Ministri-Consiglieri, quella di Lu Chang con fatti leggendari, mentre quella di Tcheou-kong con fatti storici. Lu Chang vi appare come un saggio taoista esperto di riti e scienze esoteriche; Tcheou-kong come un confuciano, emblema di una morale vincente e di una vittoria storica (e non leggendaria) di un popolo guidato dal suo re.

La vicenda storica dei due Ministri-Consiglieri s'inserisce nel quadro storico di passaggio della trasmissione del potere regale e del capofamiglia dal modello di diritto uterino al modello di diritto agnatizio.

                                                                                                Lu Chang (nonno                                                                                                                    materno)

Tcheou-kong                      Re Wou (marito di                   Figlio di Lu Chang

(fratello di Wou;                una figlia di Lu Chang)             (zio materno)

zio paterno)

                                                Re Tch'eng (erede figlio di Wou)


In principio, il culto ancestrale dell'Antenato è fondato sul prestigio della stirpe materna: il diritto uterino di successione prevale su quello agnatizio. Alla morte del sovrano o del capofamiglia, il diritto regale o familiare viene acquisito, de facto, da uno zio, il quale assume su di sé la tutela dell'erede, giovane o ritenuto comunque incapace all'atto della morte del padre di governare.

L'esito del parallelismo tra lo zio paterno e il nonno materno (nulla è detto dell'opera di uno zio materno) dimostra, secondo l'autore, che: L'Uomo Unico, il Fondatore, è colui che viene colpito dall'ira degli Dei, ma è il Ministro che si assume la responsabilità del peccato e che fa sacrificio di sé. I suoi discendenti ottengono il diritto di procedere a sacrifici regali (sacrifici kiao). I fatti riferiti al duca di Tcheou testimonierebbero una fase progressiva dello sviluppo del modello, da uterino a agnatizio, concernente la trasmissione del diritto reale o di capofamiglia.

 

Virtù del padre e quella del figlio, così come la Virtù del Re e quella del Ministro si contrappongono e formano una coppia indivisibile. Così come si narra di T'ang il Vittorioso, fondatore della dinastia Yin, e Yi Yin, suo Ministro. Siamo nel periodo della seconda dinastia, e le storie divergono: gli Annali di bambù narrano che, alla morte di T'ang, Yi Yin esilia T'ai-kia e cerca di usurpare il regno; Tso tchouan narra invece che Yi Yin abbia assunto il governo provvisorio in attesa del periodo di lutto, tre anni, conseguente alla morte di T'ang. Nel resoconto degli Annali di bambù può essere significativa la descrizione che narra invece di un fatto prodigioso: il 7° anno di esilio, T'ai-kia evade di nascosto dal luogo in cui è stato confinato e uccide Yi Yin; il Cielo (generò) una grande nebbia che durò TRE giorni e divise l'eredità tra i due figli di T'ang. Prodigi simili si registrano anche all'esito delle morti di Tcheou-kong e di Yu il Grande, che fu il primo a instaurare il diritto agnatizio.

Il periodo del lutto è una fase d'interregno in cui il figlio e il Ministro del defunto Re coltivano la loro Virtù. Lo sconfitto muore o è esiliato. Il Ministro sembra avere la meglio sul Figlio nelle epoche più antiche; nelle epoche più recenti, accade solitamente il contrario in virtù dell'instaurazione del principio agnatizio.

Lo schema che si sviluppa è il seguente: L'Eroe dinastico fonda il potere della sua Stirpe sul dono totale che fa di se stesso a un Luogo santo. Elementi essenziali sono dunque: una dimora, un capo, il sacrificio del capo per una causa naturale. Le dimore appartengono ai quattro orienti, secondo due assi: nord-sud ed est-ovest. La causa naturale, che richiede il sacrificio dell'eroe, è un'inondazione o una siccità. I fatti dei Sovrani, Ministri e Principi-feudatari sono legati pertanto a fatti secondari o figure, topoi o kenning:

·        il Grande Antenato della famiglia fondatrice della terza dinastia nasce dal passo di un gigante;

·        la madre di Yi Yin riceve in sogno da Dio la raccomandazione di andare verso est, allorquando il paese sarà invaso dalle acque, senza girarsi indietro. La sua dimora sarà il Gelso cavo (dimora a est del Sole), da cui nasce il fondatore della seconda dinastia;

·        la fuga della madre deve avvenire quando l'acqua esce dal mortaio o quando il mortaio e il forno generano ranocchie ovvero necessitano piogge che interrompano la siccità;

·        la danza del drago, fatta per ottenere la pioggia, è una danza antica. Altrove, la pratica è quella di danze sessuali, primaverili, a cui partecipano stregoni e streghe. La parola tao, che significa Acque straripate, è composta dal radicale dell'acqua e da un insieme dove si riconosce una mano su un mortaio;

·        il Gelso cavo (K'ONG-SANG) è l'albero dell'est; KONG-T'ONG è invece l'albero situato nell'Estremo Nord e il cui nome è Paulonia cava. Il Gelso cavo fu salvato dalle Acque Straripate; il nome di famiglia di Confucio è K'ong ovvero caverna, buco, incavo; il Gelso cavo è la dimora dei Dieci Soli;

·        T'ang il Vittorioso, fondatore della seconda dinastia, ha come emblema il Sol Levante; nel combattimento vittorioso con l'ultimo discendente degli Hia, egli fa ribollire le Acque Straripate; il Sole sorge dalle Acque ribollenti;

·        Paulonia cava è il nome di famiglia dei discendenti di T'ang. La Paulonia cava si contrappone: 1. alla grotta (grotta rossa?) situata all'Estremo Sud (…); 2. al Levante e 3. al Ponente. Le paulonie solitarie servono a fabbricare chitarre;

·        Gelso e Paulonia sono alberi e porte cardinali, rispettivamente dell'Est e del Nord. Un principio del diritto e della divinazione era che il Sole al suo mezzogiorno rappresentasse la Dignità sovrana (…) Il pieno mezzogiorno è Kouen-wou, che è un sovrano, una spada, e il signore di Kouen-wou si è bagnato, esattamente come il Sole;

·        lo Chan hai king segnala numerosi alberi nei luoghi dove tramontano e sorgono il sole e la luna. Houai-nan tseu parla solo di tre alberi: il Fou sang (Fou-mou), Albero del Levante, l'Albero Jo, Albero del Ponente che sui suoi rami sostiene anche Dieci Soli, e, tra i due, l'Albero Kien, da dove salgono e scendono i Sovrani e sotto il quale, in pieno mezzogiorno, non vi sono né ombra, né eco. (Quest'albero è messo in relazione con lo Ya-Yu, ucciso da Yi l'Arciere o da due accoliti (Si dice assomigli a un bue) ( eco e ombra non sono nemmeno nel luogo dove si trova l'aratore Hia, decapitato da T'ang dopo la sua vittoria sui Hia (sembra un luogo in cui si sia verificata un'eclissi totale, dovuta, come avviene naturalmente, al perfetto allineamento di Sole, Luna e Terra). Questo aratore senza testa sembra essere un genio della siccità). Houai-nan tseu enumera in seguito le 8 Porte del Mondo; esse sono in relazione con gli 8 Venti e i differenti stati dello Yin e dello Yang (…);

·        il corpo umano è esattamente diviso in 8 parti, secondo lo schema di seguito:

S

       Testa

                                                                       Bocca    Coscia

                                                           E Occhi                Orecchie O

                                                                       Piedi      Mani

                                                                              Pancia

                                                                                  N

·        lo Tsou tchouan racconta il sogno di un uomo che vide suo fratello (e rivale) coricato con la testa verso nord (come i morti); lui stesso, assunte le sembianze di un uccello, aveva il becco che toccava le porte del Sud e la coda che toccava la porta T'ong: ne concluse che sarebbe diventato principe. La porta della Paulonia quindi è sicuramente a nord.

 

Lo schema prosegue così: (…) il Capo e i suoi successori possiedono una virtù magico-religiosa che esercitano a beneficio del loro popolo. Ognuno di loro è (nel proprio possedimento) l'Uomo Unico che gode di tutto e che espia tutto (…) Il sacrificio dell'Antenato Fondatore (a causa dello Straripamento delle Acque o della Siccità) è perennemente rinnovato dalla Danza dinastica. L'autore di questa Danza è il Ministro-Fondatore, l'Araldo della Dinastia (…) Mentre il Fondatore deve offrirsi al Luogo Santo, pare probabile che un sacrificio altrettanto totale si imponga al Ministro al momento della morte del Capo. Gelso e Paulonia cava si corrispondono.

Yu fu messo alla prova dalle Acque, così come T'ang dalla Siccità.

Yu il Grande ebbe come padre Kouen, fu Ministro di Chouen e divenne Fondatore degli Hia con il suo sacrificio. Egli riuscì, dove suo padre aveva fallito, a fermare la Acque Straripate. Yu era nato da una pietra (una pietra di fondazione, vi ricorda qualcun altro?). Yu si sacrifica e muore per la salvezza di tutto il suo popolo, facendosi carico di tutti i peccati (ormai lo schema originale non ha quasi più bisogno di rimandi altrove). Yu muore alla confluenza di un Fiume (altro topos, il cui significato viene approfondito e chiarito dagli autori di Il Mulino di Amleto).

(Breve parentesi: compagno di Yu fu l'Antenato dei Tcheou (nome dell'ultimo re degli Yin), di nome Heou-tsi. Heou-tsi nasce dal passo di un gigante, ha la fermezza di una montagna e muore a causa (o su di) una montagna dopo essere stato anch'egli incaricato di imbrigliare il Fiume. Si dice anche che egli sia morto piuttosto annegato nella Grande Palude del Nord, dopo essere stato esposto, alla nascita, alla prova di esposizione presso una palude ghiacciata).

Ma perché Yu riesce dove Kouen fallisce?

Kouen è l'inventore delle grandi muraglie, in pratica dighe ritenute capaci di fermare lo Straripamento delle Acque. Yu, invece, adotta un'altra strategia, che si rivela vincente: "aprì il corso dei Nove Fiumi e li condusse ai Quattro Mari; aumentò le profondità dei canali … e li condusse ai Fiumi". Rispettò l'ordine della Natura, anziché violentarlo. Questo a me sembra uno snodo assolutamente fondamentale, un criterio di distinzione tra la storia dell'Oriente e quella dell'Occidente che ne seguiranno!

Ma: Yu come fece? Egli fu Minatore, Fabbro e Danzatore.

Yu il Grande aprì il Passo del Drago, penetrò profondamente sotto la terra oscura. Yu portava una fiamma per poter avanzare. Come un minatore dello Yun-nan e le sue antiche leggende. Come Fei-lien, che abbiamo già incontrato, incaricato da K'i (figlio di Yu ma nato come suo padre da una pietra spaccata) di raccogliere nei corsi d'acqua i minerali che dovevano servire a fondere i tripodi dei Hia. Ma Yu il Grande era stato senz'altro il Primo, colui che aveva fondato la Prima Dinastia e cioè colui attraverso il quale era stato imposto il principio della successione agnatizia e non più uterina. Il sacrificio di Yu il Grande ottiene successo, ma, a differenza di altri che hanno fallito, il suo Sacrificio non è totale. Qual è il motivo di ciò? Dov'è la differenza?

 

Yu il Grande si offrì come vittima, così come fece T'ang, al fine di legare la sua Stirpe a un Luogo santo e per unirsi al suo Genio. Yu e T'ang si donarono al Dio come Mo-ye e Kan-tsiang attraverso l'offerta delle unghie e dei capelli (che vengono gettati nel Fiume). Se si donarono interamente, il Dio non li prese per intero (pensate ad Abramo e a suo figlio Isacco!): entrambi divennero solo emiplegici, parzialmente consumati. Forse il loro sacrificio si accompagnò al sacrificio di una donna. Altro snodo che a me sembra fondamentale, nel momento in cui - si direbbe oggi nell'immaginario collettivo e nel corso soprattutto della storia - il diritto di successione agnatizio subentra al diritto di successione uterino. Sia per quanto riguarda il Sovrano che il Capofamiglia. E pertanto: falsa è la genesi della tradizione storica che distingue tra classi, nobiliare e contadina, civili e barbari, etc. La Tradizione vera appartiene e permane in capo a entrambi i gruppi e categorie.

 

In una delle innumerevoli note del saggio, l'autore mette insieme elementi mitici con elementi ritenuti storici e tratti dallo Tso tchouan e dagli Annali. Questi i fatti ritenuti storici: T'ai-k'ang, figlio di K'i e nipote di Yu, andò a caccia sulle rive del fiume Lo (2170 e.a.) e vi si attardò, malgrado le rimostranze dei suoi cinque fratelli e della loro madre. Yi l'Arciere (il Cattivo Cacciatore) (n.d.r.: assolutamente diverso dal Cacciatore Celeste e dall'Orione della nuova Tradizione imposta), signore di K'iong (=buco =cavo), gli impedì di attraversare nuovamente il Fiume; morì in esilio. Ebbe come successore Tchong-k'ang. Il 5° anno, in autunno, il 1° giorno della 9° luna (data imprecisata dagli astronomi europei: il 12 ottobre 2155), ci fu un'ECLISSI DI SOLE: venne fatta una spedizione contro Hi-ho (eredi dei delegati di Yao all'astronomia. Hi-ho è il Sole) e l'anno seguente Kouen-wou (Kouen-wou è il Sole di mezzogiorno) fu nominato conte. Hi-ho AVEVA COMPLOTTATO CON YI L'ARCIERE. Siang, figlio di Chao-k'ang, venne ucciso (nel 2119) da Tchouo di Han, il quale aveva soppiantato Yi, che si dedicava troppo alla caccia. Prima ne aveva sedotto la moglie, che, quando rimase vedova, sposò. Da lei ebbe due figli: Yao e Hi. Fu Yao a uccidere Siang. La vedova di quest'ultimo, la Regina Min, FUGGI' INFILANDOSI IN UN BUCO e si rifugiò presso la sua famiglia, quella dei principi di Jeng. Lì mise al mondo (2118) un figlio, che fu prima capo dei pastori del principe di Jeng. Poiché Yao lo tormantava, fuggì a Yu dove divenne capo delle cucine e sposò poi due figlie del principe di Yu (poliginia sororale). Aiutato da un vassallo di suo padre, riuscì (nel 2079: 40 anni dopo la morte di quest'ultimo) a uccidere Yao, Hi e il loro padre Tchouo di Han (che regnò dal 2079 al 2058).

 

Quanto invece ai racconti mitici delle leggende, esse mischiano in un modo o in altro tutti gli Elementi, siano essi Acqua Fuoco Tuono Fulmini Vento; oppure: Terra Luna Sole e le altre Stelle; Monti Fiumi e Mari; Pietre Alberi Tamburi; Draghi Serpenti Orsi Gufi Uccelli Cani; Minatori Fabbri Danzatori, Numeri, etc. … Tutti emblemi confliggenti che testimoniano l'unica realtà esistente del Sacrificio.

 

Breve parentesi (da wikipedia): … In una storia molto diffusa, Yu era sposato solo da quattro giorni quando gli fu dato l'incarico di controllare i flussi. Egli salutò la moglie, dicendo che non sapeva quando sarebbe tornato. Nei successivi tredici anni egli tornò solo tre volte (n.d.r.: ancora e quasi sempre questo numero, come a breve in particolare vedremo!) sull'uscio di casa ma non entrò mai all'interno. La prima volta che tornò venne informato che la moglie si trovava con il figlio in un asilo. La seconda volta che passò, suo figlio era già in grado di pronunciare il suo nome. La sua famiglia lo supplicava di tornare a casa, ma egli rispose che era impossibile perché le piene non erano ancora sotto controllo. La terza volta che Yu passò da casa suo figlio aveva dieci anni. Ogni volta Yu rifiutò di entrare in casa, dicendo che le inondazioni continuavano a rendere "senza casa" moltissima gente ed egli non poteva riposarsi.

 

Il Gufo (= appendere una testa a un palo) è emblema che appartiene ai Tre Miao. E' un Uccello che ha triplice corpo e un'unica testa. I Tre Miao, messi al bando, abitano - da allora e per sempre - un Luogo Santo vicino al Monte delle Pietre Accumulate, edificato e scavato da Yu. I Tre Miao, sacrificati, divennero così gli Antenati di un popolo di Fabbri. Il Gufo è l'emblema animale di un clan regale di fabbri. Il Gufo è anche un Tamburo. Ma, l'aspetto di Gufo appartiene anche a colui che compie l'omicidio dell'ARGINE ROSSO TAMBURO. E lo stesso Gufo lo si può anche notare con l'aspetto di un Drago, ai piedi del Monte della Campana (che preannuncia il Tuono con tre giorni di anticipo!), ovvero: a NORD-OVEST dell'Universo. Questo è IL LUOGO SANTO in cui (in seguito al buco nella Materia fatto da Kong-kong) il Cielo manca e, di conseguenza, il Sole non può andare (forse perché, abbiamo visto altrove, costretto a fare il bagno a causa dello Straripamento delle Acque; ma anche perché al Polo Artico, che sta al Nord, non può esistere un oltre che riguarda il cielo e il Sole che in esso risplende). Del resto, il Gufo presiede anche al sopraggiungere dei solstizi, allorquando la Terra raggiunge il minimo o il massimo angolo nel corso del suo moto di rivoluzione intorno al Sole. Nel periodo in cui l'azione dello Yin (nero, notte) e dello Yang (bianco, giorno) si trova invertita, e soprattutto il cinque del quinto mese, al massimo dello Yang. Infine: il Gufo mangia sua madre (la Luna).

 

Il Gufo appare dunque come l'emblema del male; ma, ormai, sappiamo bene che non è così. Come tutti gli emblemi, esso è parte essenziale dell'intero. E, infatti, il Gufo ha un nemico: il Cane. Si dice che, al verificarsi di un'eclissi, il Cane divori anche quel Sole, tra i Dieci Soli, che doveva quel giorno illuminare il mondo. Si soccorre allora il Sole scagliando frecce serpeggianti. Ma: il Gufo è anche l'Uccello del Fulmine e anche contro di lui si scagliano frecce serpeggianti. Lo stesso Uccello, che è il Caos e un Otre, l'Otre-Caos e il Cielo stesso. Ogni gufo uccide e divora sua madre. Houang-ti (il primo dei cinque Sovrani egemoni, Colui che ha generato il Caos), grande fabbro e Dio del Fulmine, stermina i gufi. Se li uccide, è per consumarli in sacrificio: ne nutre la sua Virtù. Identificato con il suo Doppio (o con il suo Rivale) mitico, può governarlo come un Signore. Egli è non un Anti-Re, ma un Re, Figlio e Signore del Cielo. Svanisce nei cieli, gloriosamente.  

 

IL PASSO DI YU

Stando in posizione corretta, che il piede destro stia in avanti e il sinistro indietro. Poi portate nuovamente in avanti il piede destro; facendo seguire il piede destro dal sinistro, metteteli sulla stessa linea: è il primo passo. Poi, che stia nuovamente in avanti il piede destro. Poi, portate in avanti il piede sinistro; facendo seguire il piede sinistro dal destro, metteteli sulla stessa linea: è il secondo passo. Poi, che stia nuovamente in avanti il piede destro; facendo seguire il piede destro dal sinistro, metteteli sulla stessa linea: è il terzo passo.

 

Yu è stato il primo Re che ha come erede al trono suo figlio. In un'epoca antica in cui – ritiene l'autore – iniziò la lavorazione e il commercio dei metalli. Epoca che, a distanza di un secolo dalla scrittura del saggio, occorre retrodatare di molto rispetto alle conoscenze di allora. Yu è un personaggio storico, ma è soprattutto un personaggio mitico, che fonda l'intera tradizione agnatizia seguente rompendo una più antica tradizione legata alla stirpe materna. Questo è tutto ciò che viene salvaguardato nella Memoria dell'Oriente Cinese; a differenza della Memoria-Parziale dell'Occidente ebraico-cristiano-musulmano che presenta l'evento della Rivelazione come fatto unico e irripetibile, quindi non ciclico, quindi innaturale.

 

La madre di Yu concepì suo figlio dopo aver visto una stella filante. Yu, il Santo, ha una doppia essenza, simbolica; meglio sarebbe dire una doppia natura: egli, come Kouen, il Grande Antenato, si trasforma in un drago o in un orso e danza con gli emblemi di entrambi. Egli è colui che come il tamburo della danza dà voce e anima al Dio del Luogo Santo; così come il fabbro, per creare il metallo, si sacrifica e gli dà la sua anima e il suo nome. Ma, soprattutto, e qui sta la differenza con l'Occidente: Egli è il Signore della Siccità e della Pioggia, e di tutti gli Elementi che costituiscono l'Ordine Naturale.

 

L'orso - sotto forma di orso - governa soltanto in una stagione (quella del calo dei rendimenti di Wall Street). Una tradizione vuole che un certo pesce ((ΙΧΘΥΣ ichthys in greco=Gesù-Cristo-Figlio(di)-Dio-Salvatore; nato nell'era zodiacale dei Pesci)), chiamato hiong, avesse una doppia natura e, come Kouen, un doppio habitat: diventava fagiano (araba fenice?) nel solstizio d'inverno e serpente (drago?) nel solstizio d'estate. Ora, se lo hiong (<orso>) è un emblema maschile, il serpente è un emblema femminile (che si sia potuto chiamare anche Eva è, direi finora, indubbio). Il fagiano è simbolo che appare sugli abiti rituali di tutte le principesse. A stento possiamo trovare traccia di una danza femminile del fagiano, che cade evidentemente vittima del maschio alfa, e ciò indica la Svolta, in parte (ma solo in parte) naturale di cui si è detto ovvero il primato del diritto agnatizio sul diritto uterino. Anche se la Storia è fatta di entrambi. E certamente non sappiamo cosa accadrà in futuro. Per ora, sappiamo invece che: Se obbedivano al Piccolo calendario dei Hia, nel primo mese di ogni anno, i fagiani, maschi e femmine, cantavano e danzavano. Ecco i motivi di questa cerimonia animale: <Nel primo mese dell'anno, c'è necessariamente il tuono. Ma il tuono non viene necessariamente udito. Sono i fagiani a fare in modo che venga necessariamente udito. Infatti <essi (kiu-kiu) cantano il loro canto e ((alla lettera: "subiscono l'emozione che il tuono genera" (n.d.r.: alla stessa stregua, si direbbe, dell'"impulso" naturale di cui dice Plutarco e in particolare nell'adversus Colotem). Questo è il senso di tchen, ma bisogna, si afferma, dare alla parola tutto il suo valore attivo:)) fanno (come) dei rulli di tamburo con le loro ali>.