Roberto Calasso: La grande sorte, di Angelo Giubileo

 


Roberto Calasso è morto. 

Per ironia della sorte, che egli ha cercato in tutti i modi di "prendere" e quindi narrare, nello stesso giorno previsto per l'uscita di suoi due libri autobiografici, "Bobi" e "Meme' Scianca"; incentrati, rispettivamente, sulla nascita dell'Adelphi e sui  primi tredici anni di vita dell'autore.

 L'idea di Roberto Blazen, Bobi, era quella del "libro unico", idea che Calasso possiamo senz'altro dire ha perseguito con tutto se stesso, fino alla fine dei suoi giorni. 

Nell'"Innominabile attuale", il cui titolo esprime perfettamente l'ignoto assoluto che rappresenta il nostro destino, e cioè la grand sort de ne rien comprendre, Calasso scriveva che "la digitabilita' è il più grave assalto che abbia subito l'inclinazione a esporsi allo shock dell'ignoto". 

A commento della frase, Paolo Di Stefano scrive sul Corriere della sera: "E per Calasso l'ignoto è l'essenza della letteratura". Espressione questa che non chiude affatto il cerchio e che invece tradisce il senso stesso dell'essere: ignoto e quindi imprendibile. Amen!