ATTUALITA’ DI MONTESQUIEU.


Pierluigi Casalino | ottobre  2015
Pochi sono i pensatori del passato che sopravvivono con le loro intuizioni e anzi le rendono vivamente attuali. Tra questi vi è Montesquieu, alla cui filosofia ho spesso dedicato riflessioni, soprattutto nella rilettura delle sue teorie politiche.  Teorie che anticipano il moderno spirito della democrazia rappresentativa nel quadro di un apparato costituzionale fondato sulla divisione dei poteri e sulla libertà di opinione. Una visione, quella di Montesquieu, che libera energie liberali e si pone come antitesi al dispotismo in tutte le sue forme, a partire da quello di origine o di tipo orientale. La possibilità di esportare il sistema occidentale in aree geopolitiche non propriamente occidentali e cioè in un Oriente non solo geografico, ma anche di mentalità resta spesso impraticabile, anche per la mancata collaborazione da parte dello stesso Occidente e dei suoi sistemi istituzionali. La volontà popolare e l'esigenza o opportunità di una costituzione mista era già segnalata da Polibio, ma Montesquieu ne fa un punto di principio della grande lezione della democrazia moderna. Lo Spirito delle Leggi, l'opera massima di Montesquieu, ci illumina ancora oggi per la consapevole analisi del potere e la magistrale didattica costituzionale. Rileggere Montesquieu appare fondamentale necessità; rileggere questo autore del genio politico ci esorta a studiare le linee del destino politico dei popoli, ma anche ci pone in condizione di avere a nostro fianco lo stesso filosofo francese, al quale va il merito di aver identificato i meccanismi e gli equilibri del potere e anche di averceli spiegati con dettagliata, illuminante originalità.