L'universo map tra scienza e arte

Come è possibile far stare tutto l'universo conosciuto in una sola immagine? Si può se si usa una scala logaritmica. E si ha molta pazienza. È quanto ha fatto l'artista Pablo Carlos Budassi che, utilizzando numerose immagini scattate dai telescopi satellitari e sovrapponendole alla mappa logaritmica dell'universo messa a punto dagli astronomi dell'Università di Princeton, ha realizzato un'immagine che ha anche una notevole valenza estetica.Partendo dal Sole e dai pianeti che gli ruotano intorno, lo sguardo si amplia alla Nube di Oort, la zona ai margini del Sistema Solare che comprende pianeti e comete ghiacciate. Dopo di che si passa alle stelle della Via Lattea, e poi alle galassie vicine come quella di Andromeda. Poi sempre più in là, verso le galassie più lontane e gli ammassi galattici. Finché si giunge al margine dell'universo conosciuto, rappresentato dal fitto reticolo «spugnoso» della radiazione cosmica di fondo a microonde, ciò che rimane del Big Bang. Infine un anello di plasma di quark-gluoni circonda l'intera immagine: è la «zuppa» primordiale originata dal Big Bang nei primi istanti (miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi di secondo) del nostro universo.

http://www.msn.com/it-it/notizie/tecnologiaescienza/tutto-l%E2%80%99universo-in-una-sola-immagine-guarda-la-mappa/ar-AAgulhF?li=AAaxRTd