Roma, i pittori nuovi futuristi, da Ufagrà a Tina Saletnich

Gli anni recenti hanno segnalato certo ritorno dell'avanguardia futurista, in diverse modulazioni, arte digitale,  sociologia cibernetica, letteratura sperimentale, azioni performative,  convegni vari. anche arte contemporanea visual, attraverso artisti, scritori, ricercatori di tutta Italia. Roma si segnala  sempre  come capitale anche del futurismo contemporaneo.  Nello specifico strettamente visivo e pittorico,  molti neofuturisti "tracciati" di seguito,   operano infatti da Roma Capitale. Già Roma con la rivista ultima futurista, Futurismo Oggi (1967-1993) a  cura di Enzo Benedetto (aeropittore, scultore e scrittore di fantascienza), con tanto di manifesto dichiarazione firmato dagli ultimi futuristi storici propriamente detti irriducibili,  già operativo nell'era storica di Marinetti  in gioventù, nel secondo novecento fu nei fatti testimonianza della memoria futurista  "sopravvissuta" alla seconda guerra mondiale e anche al negazionismo culturale e idoelogico contro la nostra avanguardia italiana più importante in assoluto.  In quell'ambito oltre allo stesso Benedetto, attivissimo fino alla scomparsa del 1993,  si evidenziarono le prime nuove primavere contemporanee del futurismo di oggi, adattato creativamente al divenire storico.  Antonio Fiore Ufagrà, Stefania Lotti, il performer Vitaldo Conte ne furono protagonisti. Proprio recentemente e attualmente è in corso con diverse iniziative il ritorno dello stesso Benedetto e della Lotti con la mostra Vite Futuriste, incluso un bellissimo catalogo, a cura della nipote Priscilla Lotti, degli stessi Sergio e Giulio Lotti, il primo anche animatore e protagonista per certa arte digitale, oltre ad avere curato per qualche tempo la rivista Simultaneità.   Fiore Ufagrà, di Segni,  dopo lo stesso sodalizio con un certo Sante Monachesi, Movimento Agrà e l'esperienza di Futurismo Oggi, è tutt'oggi attivissimo: protagonista in diverse mostre, centenario del 2009 incluso, è infine approdato sullla scia dell'aeropittura alla cosiddetta cosmopittura, di forte ispirazione spirituale e siderale, al passo con l'era spaziale del nostro tempo, supportato dagli stessi storici dell'arte, Giorgio Di Genova , Massimo Duranti e altri. Conte alterna la sua "genetica" doppia inventiva culturale, tra letteratura, critica d'arte e performante, con evoluzioni nedadaiste radicali. Sempre a Roma, attivo lo stesso Baldo Savonari, dopo gli anni fecondi del suo Terzo Futurismo cosiddetto, squisitamente pittorico.
Dal 2007, come noto, è esploso il fenomeno performativo e neosituazionista di Graziano Cecchini, a partire dal blitz azione de La Fontana Rossa di Trevi, con risonanze internazionali, New York Times, cataloghi Usa speciali, non a caso segnalato in Wikipedia inglese.  Non ultimo, anzi,  diverse mostre con lo stesso verocritico e il piu rilevante storicamente, ovvero Luigi Tallarico, di Roma, una collettanea per il centenario del 2009, spicca Tina Tonelli Saletnich: dall'aerppittura e il dinamismo boccioniano  a certo anche futurismo elettronico (il suo saggio piu importante di pochi anni fa), con sinergie con il video artista Claudio Castelli.  Un futurismo electro molto interessante, in quanto attraversa anche e già certa Net Art (nel saggio incluso un DVD interattivo, una sorta di art video game), tuttavia esita espresso anche "spiritualmente" attraverso speciali combinatorie di immagini e colori  ancora direttamente sulla Tela della pittrice, dimostrando certa assoluta conciliabità tra le tecniche medium "tradizionali" e quelle digitali). 
Il quadro... romano del nuovo futurismo pittorico si completa infine con certa poetica sperimentale già visiva dello stesso scrittore  e filosofo  Sandro Giovannini (area Heliopolis, scuola romana di filosofia politica, originario di Pesaro ma appunto attivissimo anche a Roma),  in certa ultrasperimentalismo, tra poesia totale, poesia visiva, oltre arte in alcuni esponenti del netfuturismo digitale lanciato dallo stesso Antonio Saccoccio,  manifesti visual diversi già anche in medium, anche Gianluigi Ballarani e altri.  Infine e già assai noto, lanciato dallo stesso Vittorio Sgarbi, ricordiamo Mimmo Centonze, originario di Matera, già postfuturistico e in orizzonti extra, pur attraversante la stagione futurista stessa storica e contemporanea.

di Roby Guerra

INFO
http://scrittisullarte.blogspot.it/2015/03/Enzo-Benedetto-Stefania-Lotti-Vite-Futuriste.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Fiore
https://en.wikipedia.org/wiki/Graziano_Cecchini
http://www.lameziaterme.it/2013/12/13/in-mostra-a-lamezia-il-futurismo-elettronico/