Vitaldo Conte: Tango Antico: Eros Barbaro Sognante

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Ricerco un 'Tango Antico' come 'Eros Barbaro Sognante': "Noi felini osceni… ribelli ai passi impostati dalle regole. Nella casa chiusa… iniziava il nostro ballo… Era creazione di anima e lussuria".

«Il Tango ti aspetta, non ha fretta e puoi incontrarlo e non riconoscerlo, tanto prima o poi gli cadi tra le braccia». Il tango, è stato detto, è come un vizio: una volta conosciuto non puoi farne a meno. …Borges, negli anni '30, sostiene che la vera poesia del nostro tempo sarebbe stata quella contenuta nei testi del tango.

…Il Tango crea un corpo immaginale, fatto di carne, sangue e desiderio, trasgressione libera da schemi.. La sensualità della donna è rappresentata anche dalle curve e caviglie... Che vivono attraverso la nudità di una coscia o la verticalità di un tacco a spillo

…La "normalizzazione" del Tango è avvertita da Marinetti in una sintomatica lettera dell'11 gennaio 1914, dal titolo Abbasso il tango e Persifal. In questa denuncia l'illanguidimento di questo ballo: «Barbaro! Un ginocchio fra le cosce? Eh via! ce ne vogliono due! Barbaro! Ebbene sì, siamo barbari! Abbasso il tango e i suoi cadenzati deliqui?».

…Le attuali sue apparenze sono da considerare una estrema maschera della nostalgia-anima del Tango, come prima di un addio. Questa malinconica considerazione può far ipotizzare che oggi, fra i tanti mestieranti innamorati dei suoi esteriori adorni, possa "riemergere" un tango antico ballato da poeti-artisti dell'anima. Forse i nuovi Barbari sognanti possono "liberare" il Tango dai passi e dagli abbigliamenti stereotipati, magari ascoltando i richiami "pericolosi" della sua origine.

Attraversando Marinetti, Rodolfo Valentino e il Cinema: nel tempo del CoronaVirus. È uscito il mio testo su 'EreticaMente': https://www.ereticamente.net/2020/04/tango-antico-eros-barbaro-sognante-vitaldo-conte.html
Vitaldo Conte