La libertà dell'Occidente



---------- ---------
Da: Angelo Giubileo <angelogiubileo6@gmail.com>
 

LA LIBERTA DELLO OCCIDENTE
 


Rammento a me stesso che, era il 1820, Hegel scrivesse in Lineamenti di filosofia del diritto, che "le società non sono ancora ricche abbastanza". A distanza di due secoli, a molti sembra che la questione sia ancora questa, anche se con una differenza sostanziale concernente il fatto che sul pianeta Terra la popolazione mondiale ammonta attualmente a circa 8 miliardi di individui. Ma sarà poi vero che tutto sia riconducibile o riducibile a una questione di "ricchezza", per così dire materiale?

Dopo l'invasione delle truppe russe in Ucraina - a parte la malcelata sorpresa e la sostanziale indifferenza di statunitensi ed europei per le sorti della popolazione colpita -, considero che la questione suddetta riconquista la scena o il teatro o la scacchiera della politica e in definitiva della storia. Ovvero: se, alla prova e riprova dei fatti occorsi, non sono stati sufficienti i soldi dell'Occidente a conquistare la terra dell'Oriente, ci sarà forse un'altra ragione - Hegel avrebbe detto un'astuzia della ragione - che è causa di questo odierno fallimento?

E infatti: non di un solo tentativo di conquista, quello più recente della Nato e dell'Unione Europea, dovremmo parlare; quanto, piuttosto, di un continuo confronto o scontro di civiltà che dura da - almeno (!) - 5-6 millenni. Rammento, sempre a me stesso, almeno altri due fatti: che nel Libro dei morti egizio Osiride è definito più volte "il dio dell'Occidente" e, ancor prima di questo, che più antiche popolazioni, come gli Arii nel corso della prima parte del terzo millennio e.a., avessero attraversato da nord i confini montuosi - oggi occupati dagli stati cosiddetti degli stan, tra cui l'Afghanistan - e si fossero insediati in Asia centrale, a Oriente. E ancora - viceversa - un altro fatto, sempre a mò di esempio della storia, relativo al tentativo di conquista delle terre dell'Occidente da parte dei Saraceni.

Non dovrebbe sorprenderci l'appello del Vaticano, rivolto dal segretario di Stato Parolin a Putin: "Chi vuole passare alla storia deve costruire la pace e non invece scatenare la guerra" … Questo appello dovrebbe invece, ma senza ipocrisie vaticane e occidentali, farci riflettere riguardo a un insegnamento ineludibile della storia, e cioè il fatto che la storia la fanno e la scrivono i vincitori. E, in questo caso, l'Occidente ha già perso!

La globalizzazione finanziaria, la scienza e la tecnica, non sono state capaci di conquistare l'intero pianeta. L'invasione dell'Ucraina è un atto di "follia" perpetrata dall'uomo, e in questo caso da Putin, oppure, come l'araba fenice, è l'"astuzia della ragione" che sovrasta il destino degli uomini? Ricordo ai molti che fine della ragione fosse, secondo Hegel, e sia l'affermazione e il riconoscimento della libertà. Libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta.

Angelo Giubileo