Letto da "libertari" quali Tolstoj, Gandhi, Martin Luther King, per i quali rappresentò imprescindibile fonte di ispirazione per la lotta nonviolenta, il saggio Disobbedienza civile (Civil Disobedience, 1849) di Thoreau nega il principio del potere assoluto della maggioranza, sostenendo l'esistenza di limiti che neppure la volontà popolare può oltrepassare e che consistono nei diritti fondamentali dell'uomo, in specie delle minoranze. Riccardo Roversi
- Gran ristampa on line per l'Editor di Roversi. Un inno alla Pace evoluta (non banalmente pacifessa...) tutt'oggi hardware per qualsiasi analisi decente su come ridurre ai minimi termini la "genetica" problematica della Guerra, piaccia o meno insita purtroppo nell'ambivalente dimensione umana, sorta a ben vedere di etologia perversa....
- Un libro che dovrebbero leggere tutti, nello specifico contemporaneo, tutti i guerrafondai attuali, politici, esperti stessi, media, senza obliare e strumentalizzare la stessa spesso mitologica libertà o democrazia...con le quali, in particolare oggi, è realtà 1984 di Orwell, la Guerra è Pace e la Pace e Guerra, lobotomizzando le persone.
- E quanto mai oggi, diserzione "civile" ma soprattutto militare! R.G.