Il mondo di oggi figlio di Versailles.



Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>
  
 
In tutti gli eventi successivi alla pace di Parigi del 1919, i critici più severi hanno accusato i vincitori di aver creato le condizioni di nuovi conflitti e tensioni. Questa tesi, peraltro, è stata confutata con documenti e argomenti sostanziali da vari storici, che, in un certo senso, hanno voluto rendere giustizia alle intenzioni più autentiche che animarono i negoziati di Versailles. Questi studiosi hanno definito quella situazione come uno snodo storico aperto a molte soluzioni. Viene da molti parimenti criticata la tesi di una pace cartaginese, perché Cartagine fu rasa al suolo, mentre la Germania, nonostante le durissime imposizioni ed umiliazioni, restava nel 1945 non solo uno stato, ma anche una potenza europea che troverà più tardi anche il modo di riunificarsi e di svolgere un ruolo di prima grandezza. Se è vero che Versailles provocò la delusione di molti non solo tra i vinti, ma anche tra i vincitori, con la rinascita progressiva di rivendicazioni varie e il rilancio di nuove ambizioni imperiali da parte di Cina, Russia e Turchia, stati incapaci di offrire alternative credibili alle democrazie.
Si tratta di verità storiche in divenire che ci pongono il dubbio su quanto possa effettivamente insegnarci di nuovo tutto ciò che avvenne in Europa e nel mondo dopo le decisioni assunte a Versailles.
Casalino  Pierluigi