“Antonio Fiore – Universo Ufagrà” a Roma in Via Margutta la Galleria Vittoria inaugura la settantaduesima mostra personale dell’artista segnino
ROMA – Sarà ancora una volta la Capitale ad ospitare il grande artista Antonio Fiore – in arte Ufagrà – nell'appuntamento che aprirà il prossimo Sabato 9 Settembre la nuova stagione espositiva della Galleria Vittoria in Via Margutta 103.
Una mostra personale che rimarrà aperta al pubblico fino al 30 Settembre. Quella dell'artista segnino Ufagrà, conosciuto in tutto il mondo per il suo futurismo, sarà la settantaduesima esposizione "Antonio Fiore – Universo Ufagrà": un appuntamento al quale non si potrà di certo mancare perché sarà non solo una bellissima esperienza per ammirare i colori delle grandi opere dell'artista, ma sarà un incontro introspettivo con l'arte e con il futurismo di Ufagrà.
La mostra personale del maestro Antonio Fiore sarà dedicata all'amico e storico dell'arte Giorgio Di Genova, venuto a mancare lo scorso 25 Luglio.
Fu proprio Di Genova a creare questo meraviglioso e duraturo sodalizio artistico tra Ufagrà e la Galleria Vittoria di via Margutta e fu sempre il critico Di Genova, in svariate e solenni occasioni, a dedicare all'amico e artista interessanti e profonde parole.
Così si era espresso non moltissimo tempo fa: «Conosco Antonio Fiore dal 1989. All'epoca era già un pittore futurista, una attività avviata in seguito alla conoscenza nel 1977 di Sante Monachesi, conosciuto in occasione di un'autentica di un quadro dell'artista maceratese da lui acquistato. Quell'incontro fu per Fiore, una sorta di chiamata sulla strada di Damasco dell'arte…
Egli s'è accostato al Futurismo come acquirente di quadri. E ciò ha determinato in lui un interesse per questa avanguardia artistica al punto di iniziare a fare collages e nel contempo a prendere lezioni di pittura da Sante Monachesi. Ideatore del Movimento Agrà (da 'agravitazionale'), Monachesi aveva stilato tra il 1964 ed il 1969 ben 4 Manifesti Agrà e pertanto inculcò in Fiore i dettami 'agravitazionali', che lui ha a tal punto ben interpretato da venire ribattezzato dallo stesso Monachesi, Ufagrà (= Universo Fiore Agrà).
E proprio le dinamiche e cosmiche composizioni pittoriche di vivace e gaia policromia di Antonio ben s'attagliano alla definizione di universo…».
L'anabasi pluridecennale che Di Genova gli dedicò ripercorre in uno spazio temporale la vita artistica e suoi piccoli grandi mutamenti con un occhio di riguardo, l'occhio di un caro vecchio amico.
La mostra che si aprirà nella Galleria Vittoria tra pochi giorni è arricchita da un catalogo monografico con i testi di Giorgio Di Genova, Andrea Baffoni e Tiziana Todi, edito da Gangemi Editore e contenente tutta la produzione di Antonio Fiore dalla cronologia ragionata alla bibliografia e antologia critica aggiornate al 2023.
Questa monografia include inoltre un apparato fotografico documentario dell'attività dell'artista dal 1978 ad oggi; vi è riportata tra le pagine del volume anche la testimonianza inedita della moglie dell'artista, Maria Pia, che documenta i contatti con i futuristi di Antonio Fiore e che fu scritta diversi anni fa ma riportata per la prima volta nel testo di Massimo Duranti, in occasione della grande antologica di Fiore al CERP, Centro Espositivo Rocca Paolina di Perugia.
A questo appuntamento artistico, di grande spessore culturale, è quindi sicuramente legata a doppio filo la stesura, da parte di Ufagrà, della sua immensa monografia: «L'idea di realizzare la monografia – ha detto l'artista segnino Fiore – mi è venuta quando stavo preparando il catalogo di questa mia prossima mostra personale (71a dal 1978).
Così la prima parte del libro è riferita a questa mostra che inaugurerò il 9 Settembre prossimo alla Galleria Vittoria in via Margutta a Roma mentre nella seconda parte è documentata l'attività dei miei 45 anni. Così, dopo l'Archivio digitale, ho fatto il riassunto, a futura memoria, del mio lavoro.
Nei ringraziamenti alle varie istituzioni e alle gallerie d'arte mi soffermo in particolare sulla Galleria Vittoria dove ho esposto per la prima volta nel 1994, poi 1996, 2002, 2009 e 2013. Questa galleria, questo posto mi accompagna da 30 anni ormai, mi rappresenta in qualche modo e, grazie proprio all'amicizia con Giorgio Di Genova – ha concluso Ufagrà – è diventata il mio punto di riferimento artistico».
Una stesura importante quella della monografia della quale ha con dovizia parlato anche lo storico e critico d'arte Andrea Baffoni: «Questo volume, con cui Antonio Fiore suggella un impegno più che quarantennale in arte, è l'occasione per tentare una sintesi della sua opera attraverso alcune considerazioni critiche che non disdegnano nemmeno alcune personali spigolature sull'uomo nascosto dietro al velo dell'artista.
C'è infatti un carattere umano che s'impone nella lettura del suo lavoro… il presente volume riporta l'antologia critica con i testi integrali di Giorgio Di Genova, Massimo Duranti, Claudio Strinati, Giovanni Lista, Enrico Crispolti (per citare solo i più ferrati nella materia di cui Fiore si fa testimone "atemporale", cioè il Futurismo) grazie ai quali è possibile farsi un'esaustiva idea del linguaggio cui l'artista segnino è giunto, e della sua ricaduta nell'estetica contemporanea, nel segno di una continuità futurista portata avanti col cuore e con la mente.
Mi sia dunque consentito, – ha detto il critico Baffoni – alla luce di tale ampio apparato esegetico, sterzare la considerazione sull'opera di Antonio Fiore manifestando una sorta di delicato abbraccio intellettuale: «Ufagrà», scrivevo già nel 2012, appartiene a quella generazione di artisti maturati tra gli anni settanta e ottanta, in una dimensione storiografica incline ad escludere la persistenza futurista. Eppure il suo percorso è coerentemente inserito in un processo di sviluppo estetico dove emergono nuovi orizzonti artistici prodotti dall'eccitazione per la ripresa industriale, cui va anche ricondotto uno specifico risveglio futurista…
CONTINUA........................VEDI LINK IN ALTO
Cari amici,
sabato 9 settembre inaugurerò alle 18 la mia mostra alla Galleria Vittoria, via Margutta 103, Roma. In allegato vi invio l'invito con tutti i riferimenti.Sperando che possiate essere presenti alla mostra, vi saluto caramente.Antonio
--