The Dark Side of The Moon REDUX di R. Waters..


Futurismo Space   Mah!  "Sconcertante"  recensione per la nuova edizione di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, new version di Roger Waters, The Dark Side of the Moon-REDUX. Uno dei leader (non certo roba tipo Manesquin...).
Certo, chiaro che un remix... mai equivale all'originale, per giunta questo original Pink Floyd.
Son passati anche 50 anni, per forza è diverso, tuttavia sempre e ancora ad alto livello, Roger Waters sempre grande musicista e autore contemporaneo, tra i maggiori, anche con questo suo The Dark Side...
Il resto sono elucubrazioni mentali di certi critici musicali attuali e da tempo  off topic, specchio anche in campo musicale del degrado settoriale e dei Media stessi in certo senso-

ESTRATTO  Forse siamo mezzi morti. Il cuore che batteva nei primi secondi di The Dark Side of the Moon dev'essersi fermato e al suo posto c'è la pulsazione d'una macchina che ci tiene in vita artificialmente. È sparita anche la voce del roadie che diceva "I've been mad for fucking years". C'è invece Roger Waters che recita una buona porzione del testo d'una vecchia canzone dei Pink Floyd, Free Four, compresa la massima "i ricordi di un uomo anziano sono le azioni di un uomo nel fiore degli anni". Si capisce subito che cos'era e che cos'è oggi The Dark Side of the Moon. Nel 1973 era un monito accorato e poetico, un invito a evadere da un'esistenza mesta e preordinata. Nel 2023 è una riflessione sulla vita e la morte, sul bene e sul male di un artista che ha appena compiuto 80 anni.......

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Roberto Guerra