Lady Gaga e il postdigitale evoluto

https://www.internazionale.it/opinione/daniele-cassandro/2023/12/06/artpop-lady-gaga

ESTRATTO... Lady Gaga amerà la musica e non il bling ma nessun'altra artista pop sa parlare di bling come lei: Donatella è un pezzo apertamente ispirato alla signora Versace che si apre con le parole: "Sono pazzesca, guardami, sono bionda, magra, ricca e sono un po' una stronza". All'inizio, quando nel primo verso dice: "Voglio vestirti tutta in taffeta di seta", Donatella sembra una nipote di Dress you up, la canzone che Madonna fece debuttare nel 1984 al compleanno di Keith Haring a New York, ma poi mostra i denti aguzzi ed emerge la sua vera intenzione: è una canzone che parla di glamour e potere, di moda e di controllo: "Questi abiti sono fatti su misura per calzare il tuo senso di colpa, che taglia porti?". E poi "cammina sulla passerella, ma non vomitare, va bene così… oggi hai mangiato solo un'insalata… ". Se la Madonna di Dress you up, a metà anni ottanta, si accontentava di far sentire "il tocco setoso delle sue carezze" a un uomo abituato a farsi fare gli abiti su misura a Londra (puro American gigolo), per Lady Gaga la moda non ha più niente di erotizzante o desiderabile, è solo ricatto e potere.........................
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Roberto Guerra