Futuri, le tecnologie dei prossimi anni
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Quali tecnologie plasmeranno il futuro? Probabilmente, davanti a questa domanda, il pensiero va subito all’intelligenza artificiale di cui tanto oggi si discute, tra entusiasmi, curiosità, allarmismi e preoccupazioni anche legittime. Nell’ultimo anno le Big Tech hanno fatto a gara per guadagnare terreno l’una sull’altra con grandi investimenti, tra ricerca e sviluppo, acquisizioni di startup e corsa all’acquisto delle Gpu di Nvidia necessarie per l’allenamento dei large language model. L’offerta inizia a strutturarsi su più livelli, ovvero vengono proposte sia applicazioni di GenAI “standalone” (come ChatGPT e Midjourney) versione gratuita o premium, sia piattaforme per lo sviluppo e modelli di base su cui eseguire fine-tuning, allenandoli su set dati più ristretti. Al contempo, vendor come Microsoft, Google, Oracle, Sap, Salesforce continuano ad aggiungere funzionalità di “copilota” e chatbot conversazionali integrati in applicazioni esistenti: in questo modo la GenAI sta entrando nei database, negli Erp, nei Crm, nelle piattaforme di collaborazione per lo smart working, insomma all’interno di strumenti e processi di lavoro già consolidati.
Anche il settore dell’hardware attraversa una parallela trasformazione. I produttori di semiconduttori e di personal computer cavalcano un nuovo slogan, quello dell’AI Pc, cioè macchine ottimizzate con e per l’intelligenza artificiale grazie a componenti di calcolo e di accelerazione ad hoc. Stando alle previsioni di Gartner, circa il 22% dei computer venduti nel 2024 sarà un AI Pc. Questo sta diventando lo slogan di aziende come Microsoft, Lenovo e Intel, per citarne alcune. Altre, come Samsung, preferiscono parlare di “AI per tutti”, una intelligenza artificiale che esce dai confini dell’informatica per colonizzare i prodotti di visual display e gli elettrodomestici.