Dexter e Dylan Dog veri filosofi del presente

 

Il serial killer che impazza in tv racconta il lato oscuro dell'animo umano mentre l'eroe dei fumetti è pensoso e postmoderno. E la gente li capisce, altro che libri impegnati...
 
Per la letteratura dal Novecento in poi, invece, sembra più utile una certa dimestichezza con gli eroi dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, molto diversi da quelli classici. I modelli proposti dal cinema e dalla televisione, dal fumetto e da Internet non sono più «giovani e belli», ma hanno spesso una certa età e sono un po' oscuri, come l'ultimo film di Batman. L'eroe moderno, dark a partire addirittura dal nome, è ambiguo e, senza voler arrivare alla provocatoria ipotesi di Slavoj Zizek, che nel saggio Vivere alla fine dei tempi (Ponte alle Grazie) sostiene l'identità tra Batman e il sistema della menzogna, si può dire che l'eroe sia oggi spesso un vero e proprio antieroe, come nel caso di due personaggi culto, rispettivamente di una serie televisiva, Dexter, e di un fumetto, Dylan Dog.«Mi chiamo Dexter e non so cosa sono. So soltanto che c'è qualcosa di oscuro in me e lo nascondo. Certamente non ne parlo, ma c'è..."   C
 
IL GIORNALE