Verso il Web 3.0, per una Rete con meno bufale...
L'algoritmo che dà la caccia alle bufale del web | |
Studiato per il settore sanitario, il software può essere utilizzato sui social network | |
Così come riportato dalla rivista Physical Review Letters, grazie al lavoro di Pedro Pinto, ricercatore del Politecnico Federale di Losanna, chiunque potrà arrivare alla notizia fonte e a chi l'ha diffusa, in pochi e semplici passaggi a ritroso. Su internet e social network, la divulgazione di notizie false è ormai diventata routine, innescando un telefono senza fili, che tra commenti e condivisioni, può modificare radicalmente il messaggio originale. In verità questo algoritmo non è nato per smascherare l'autore dei pettegolezzi su Facebook o Twitter, ma ha delle applicazioni serie nei campi della sicurezza e dell'epidemologia. Gli epidemiologi si trovano spesso di fronte alla necessità di risalire alla fonte di una malattia, con pochissime informazioni su chi ne è affetto e chi no. I modelli matematici, utilizzati fino ad ora, richiedono normalmente un set di dati completo, ma con l'algoritmo di Pinto, è possibile ottenere tale scrematura con pochissimi dati. Il software utilizza lo stesso principio usato per localizzare la posizione di un cellulare attraverso le antenne....C http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=10812&ID_sezione=38 |