Futurology: batterie-energia- italiane al grafene

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Abbiamo già contatti con l'estero e appena questo il sistema sarà completamente testato e consolidato lo presenteremo ai gruppi industriali". Ad affermarlo all'Adnkronos è Giulio Cesareo, il presidente e Ceo di Directa Plus, la prima società tecnologica italiana ad avere sviluppato un processo innovativo brevettato e approvato per la produzione industriale di grafene, che ha stretto di recente un accordo di laboratorio congiunto con l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). L'obiettivo dell'accordo è quello di trasferire in prodotti industriali impiegati su larga scala l'innovazione rappresentata dal grafene, garantendo la produzione del materiale in grandi quantitativi e a prezzi competitivi. Grazie alla partnership con l'Iip, per lo sviluppo in particolare di batterie a litio con elettrodi a base di grafene che potranno essere più efficienti e flessibili di quelle a base di grafite, spiega Cesareo, "abbiamo quello che gli americano chiamano la 'supply chain', una catena completa che permette di indirizzare la ricerca sul grafene verso applicazioni direttamente trasferibili sul mercato. Copriamo un buco e lo facciamo in un contesto tutto italiano". Quella della batteria al grafene, sottolinea, "è una grande intuizione e immagino qualcosa di straordinario" in prospettiva. "Sono convinto che riusciremo ad attrarre le persone che coglieranno questa opportunità", aggiunge il presidente e Ceo di Directa Plus. La società, fondata nel 2005 e con sede nel Parco Scientifico Tecnologico ComoNext di Lomazzo, in provincia di Como, "sviluppa un processo che va dalla micro alla nanotecnologia. grafenePartiamo dalla grafite naturale, dalla materia prima, e arriviamo a fogli di grafene altamente puro". Attualmente, spiega Cesareo, "siamo gli unici in Europa capaci di produrre in grandi quantità pachetti di fogli di grafene purissimo con un processo brevettato e approvato nel 2010″. L'accordo con l'Istituto Italiano di Tecnologia, rileva il presidente e Ceo di Directa Plus, "è importante per noi e sarà fondamentale per l'ottimizzazione del materiale prodotto da Directa Plus e per la sua applicazione nella realizzazione di batterie a Litio e di altri materiali compositi". Nel nostro Paese, sottolinea Cesareo, "manca chi aiuta le imprese innovative come noi per presentare e offrire un prodotto dirompente a tutta le medie e piccole imprese che hanno bisogno di riposizionare i loro prodotti all'interno del ciclo produttivo. Aggiungendo proprietà e migliorando i prodotti siamo capaci di dare nuova vita a numerosi prodotti". Per riuscire a far questo, sottolinea Cesareo, "o troviamo un'impresa illuminata o ci dobbiamo affidare ad un centro che aiuta a questa transizione". Ad esempio, evidenzia Cesareo, "lavoriamo con Vittoria per il grafene sul battistrada di alcune gomme che offre una maggiore scorrevolezza e permette di guadagnare tempo prezioso per le gare di velocità". L'aggiunta di grafene riduce notevolmente la resistenza al rotolamento con significativi miglioramenti delle prestazioni dello pneumatico da bicicletta, decisamente più leggero e più resistente alle forature. Per utilizzare questo tipo di innovazione "ci vogliono società illuminate". In Italia, rileva, "la tecnologia c'è, i ricercatori ci sono. Ci manca la capacità di fare sistema e i quattrini. Non siamo inferiori agli altri purtroppo facciamo fatica a fare sistema". Directa Plus, lo scorso 23 giugno, ha inaugurato a Lomazzo le 'Officine del Grafene', il più grande impianto europeo per la generazione di fogli di grafene altamente puro, basato su una tecnologia brevettata e approvata. Il nuovo centro industriale è stato progettato su una piattaforma tecnologica modulare, replicabile ed esportabile, capace di produrre su larga scala materiali a base di grafene, ponendo grande attenzione all'ingegnerizzazione del prodotto. Il primo modulo ha una capacità produttiva di 30 tonnellate annue ed è stato ideato secondo una filosofia ad 'impatto zero', che non prevede scarti e necessita di un limitato uso di energia. I prodotti sviluppati, denominati 'Graphene Plus', trovano impiego in molteplici applicazioni: dal trattamento dell'aria e dell'acqua ai tessuti antifiamma, dagli elastomeri agli pneumatici da biciclette, fino alle batterie agli ioni di litio. Ad oggi Directa Plus detiene 26 brevetti approvati e 19 in fase di approvazione.