Per la Città della Scienza, eppur si muove la Nuova Italia di Renzi
NAPOLI - In arrivo oltre tre milioni di euro dal Fondo integrativo speciale per la ricerca per sostenere l'innovazione all'interno della Città della Scienza di Napoli. Li ha messi a disposizione il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che ieri, 1 agosto 2014, ha sottoposto al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) il progetto "Città della Scienza 2.0: nuovi prodotti e servizi dell'economia della conoscenza" per un importo di 3.116.000 euro.
Lo stanziamento approvato servirà a sostenere diverse iniziative, a partire da un Fab/Lab (Fabrication Laboratory, un laboratorio altamente innovativo) per la produzione, attraverso strumenti digitali, di oggetti tecnologici e non. Il progetto, che sarà curato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza, prevede anche che si lavori alla creazione di servizi innovativi destinati a poli museali 2.0. Lo stanziamento è strettamente connesso alla ricostruzione del polo napoletano fortemente danneggiato da un incendio nel 2013 e sarà inserito nell'apposito Accordo di Programma, a firma di più Ministeri (Miur, Mise, Mattm e Mit) e di diverse amministrazioni territoriali (Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli), che sarà sottoscritto a breve.
Il rapporto fra il Miur e la Città della Scienza è molto solido e risale alla creazione della Fondazione Idis-Città della Scienza verso la fine degli anni Ottanta. Ad oggi diversi sono i progetti in corso che contrassegnano questa collaborazione.