Transumanesimo: Dugin e la vulgata conservatrice

di R. Guerra

Su Barbadillo, rivista on line, prototipo di certa Nuova Destra, spiccano, ancora recentemente in negativo (esempio lampante di analfabetismo scientifico) l'ultimo libro di   Aleksandr Dugin, Teoria e fenomenologia del Soggetto Radicale, a cura di Francesco Marotta, Andrea Scarabelli e Luca Siniscalco, AGA -Cusano Milanino, 2019, e la recensione in merito.
......Un libro  velleitario tra Tradizione e  postmoderno, una interpretazione stessa probabimente forzata che si dilata off topic verso il Transumanesimo e in particolare uno dei suoi migliori autori e libri mai usciti, Mutare e Perire di Riccardo Campa, italiano, sociologo della scienza alla Jagellonica di Cracovia, fondatore  dell'Associazione Italiana Transumanisti.
Il libro di Campa è piu volte chiamato in causa per razionalizzare, come spesso succede, anche in nuova destra italiana apparentemente 2.0,  il solito autocompiaciuto, di memoria Veneziani,   nichilismo autenticamente "postmoderno", cerebrale e  gira e rigira, circolo vizioso di certa stessa casta destroide intellettuale. Fiumi di parole, anche del recensore,  per razionalizzare e rimuovere lo choc del futuro, che  sempre caratterizza , certa (chi lo nega?) senz'altro brillante retorica  ma passatista e contro certa modernita e postmodernità nobile,  in nome sempre e stucchevolmente del  mondo vecchio idealizzato che non esiste piu  dal Novecento! Figurarsi nell'era di Internet e della Tecnoscienza. Il solito copione dei vari Spengler, Guénon, Evola, M. Eliade, peraltro arbitrariamente estrapolati. 
E estrapolando da Campa, un libro complesso e autore futurista e transumanista  tra i pù solidi scientificamente,  pseudo paragrafi...  a casaccio e off topic  ecc. L'impressione è che Dugin e-o il pennivendolo interprete di Campa e il transumanesimo abbia  sbirciato appena certe polemiche del primo duemila di Campa con Fukuyama e Veneziani e  il giornale Libero.
Questa critica è breve perchè, insomma basta con questi neoconservatori  banali e prevedibili e replicanti (sic.)
Anche perchè- e Campa e altri Transumanistiti  ci hanno persino collaborato (lo stesso Vai ad esempio)- in tale ottica di anche giusta critica di certo moderno/postmoderno, assai meglio l'avanguardia tradizione, non ostile al futuro, dei vari e ben noti Giovanni Sessa e Sandro Giovannini (Scuola Romana di filosofia politica).

*R. Campa, Mutare o Perire

Mutare o perire rappresenta la prima monografia sul transumanesimo pubblicata in Italia, a firma peraltro di uno dei più autorevoli esponenti di questa corrente di pensiero. La sfida del transumanesimo si sostanzia nell'azione volta a garantire lo sviluppo delle tecnologie più rivoluzionarie e l'accesso generalizzato alle stesse. Evoluzione autodiretta, lotta all'invecchiamento, estensione radicale della vita, potenziamento dell'uomo, ibridazioni uomo-macchina e uomo-animale, clonazione, sospensione crionica, cellule staminali, robotica, intelligenza artificiale, mind uploading e singolarità tecnologica sono solo alcuni degli argomenti affrontati dall'autore, in una prospettiva sempre attenta alle dimensioni filosofiche e sociologiche della trasformazione postumana


Si veda anche una nostra recensione Meteo Web e  Scienza e Futuro(neofuturismo)