1983 FUTURISMO POSTATOMICO MANIFESTO DI ROBY GUERRA
da NUOVI FUTURISTI NUOVI UMANISTI (2011) manifesti (1980-2010) e poesie (2011)
"Fiorire non marcire" Roby Guerra
1980/1983
FUTURISMO POSTATOMICO (Ferrara, Sala Boldini, Thc Polimedia evento 1- 1983- manifesto)
(Da un neo periferico della Via Lattea americana)
Noi vendiamo l'elaborazione di un Numero Reale della Nuova Matematica di Boole nel passatista pallottoliere della Grande Madre Metafisica di De Chirico.
Fin dall'infanzia pitagorica il nostro Numero Reale è sistematicamente costretto dalla Multinazionale Internazionale degli Adulti estinti a celebrare il culto di Tanatos, la Religione del Dio d'America e quello sovietico.
Noi siamo educati al Mito del Lavoro nell'era della Fabbrica Elettronica, a premere il Bottone Atomico dell'Inno alla Sotto-Missione Mondiale.
Con la presunzione della Conoscenza, il nostro Computer Umano remixa l'avanguardia critica dell'arte mondiale, unificando i frammenti critici dell'avanguardia artistica storica e pop consumistica.
Noi Bambini Robot siamo in stato di Guerra Totale d'infanzia per distruggere il primitivismo e la malattia mentale che caratterizzano la nostra cultura occidentale nel suo aspetto alienante e negativo.
Noi computiamo il Nuovo Uomo Planetario Figlio della Rivoluzione Scientifica e Cibernetica, attraverso il godimento della vita, il trionfo di Eros in tutte le espressioni umane: dalla Religione al Mito all'Arte alla SCIENZA.
I nostri Genitori Umani hanno distrutto tutti i valori e i valori che fingono d'accettare sono solo sovrastrutture per preparare il mondo all'olocausto nucleare o ecologico.
Nulla è meno cristiano dei Leader delle Grandi Im-Potenze, in perenne tournée necessaria per vendere le stigmate delle future radiazioni.
Nulla è meno marxista dei nostri comunisti incolti che non hanno mai letto Marx, novelli idioti tecnologici.
La Rivoluzione Cibernetica distrugge il Mito del Lavoro, libera l'Uomo dal ricatto della sopravvivenza e lo costringe ad essere libero, attraverso la sua opera d'arte attiva policulturale.
Se qualche cervello pensante esiste ancora nei diversi Politburi: accetti il nostro confronto dialettico giustamente violento, perché bisturi delle illusioni, com'è la reale dialettica contrapposta alla sua volgarizzazione attuale, diventata un affresco pubblicitario della malattia mentale condivisa dell'Uomo Massa.
Altrimenti e comunque, la selezione artificiale della storia, scritta dai neuroni della verità, farà piazza pulita dei falsi compagni, tumori della rivoluzione umanistica di Marx.
Nel Regno Umano della Macchina non c'è spazio per gli Automi!
"2000! Noi trasformiamo il Sessantotto perdente in un Computer vincente!"
ARGO RIVISTA BOLOGNA
ARGO WIKIPEDIA