Eden, libro di Alessandro Cortese – recensione
“ - Nostro fratello è
finalmente giunto - fu mormorato. - Per sentire con che prontezza ci tradiremmo
l’un l’altro- ribatté prontamente il nuovo entrato. - Pur di salvare la congiura - aggiunse
Ucobac, bevendo un sorso di vino. - La congiura… o noi stessi? - chiese
Baldasar, avvicinandosi alla tavola. - Se venissimo scoperti, ognuno di noi
venderebbe l’altro pur di guadagnare punizioni di favore. -Rimase qualche
attimo in silenzio, guardandoli uno a uno, - Il Grande Padre sa - disse,
rallegrandosi del terrore su ogni viso, […]”
Una congiura contro il Grande
Padre, l’ipotesi di tradimento da parte dei cospiratori per una sorta di
salvezza che, in realtà, consiste in una pena minore. Ogni parola pronunciata genera
una smisurata tensione causata dal timore
di essere scoperti e, dunque, di ricevere la più atroce delle punizioni.
“Eden”, edito nel Luglio del 2010 dalla casa editrice Arpanet, è la prima pubblicazione del
promettente Alessandro Cortese (Messina,
1980). Diciotto capitoli di diversa estensione per un totale di 173 pagine, con
una caratteristica tipografica di forte impatto visivo, in quanto l’opera è
stata editata con lettere capitali; diciotto capitoli che trascinano il lettore
in un fascinoso mondo al di fuori di parametri temporali e spaziali; diciotto
capitoli nei quali si sviluppa una congiura da parte di tredici “entità” con il
volto coperto da una maschera.
I tredici congiurati (Lucifero,
Baldasar, Marchocias, Dagon, Forcas, Behemoth, Theutus, Ucobac, Utgin,
Lievithan, Baphomet, Baar e Astaroth) sono animati dal bisogno d’essere
liberi, dalla necessità di potersi mostrare come sono e non come il loro Creatore
ha designato. Un sentimento di rivalsa e di auto affermazione concepibile per
noi essere umani ma che per un angelo è un’imprudente innovazione di capacità
di pensiero. Il Grande Padre è pericoloso, il Grande Padre non professa il
perdono.
“ - Indifferenti! – Gridò uno. – Tutti indifferenti, voi… burattini
inutili. Cosa ne sapete delle mani che vi muovono? Nulla, figli senza faccia,
ed io mi chiedo … quali sono le domande che vi battono le menti? – Tradimento.
La parola si fece strada nei pensieri di quelli che ascoltavano, con
un’intensità sufficiente a richiamare lo scricchiolio d’un sussurrare
sottilissimo.”
Uno stile netto, ellittico, quasi teatrale. Le voci dei personaggi
sono abilmente miscelate con la narratio che, sin dal primo capitolo, si
presenta con toni altisonanti ed arcaici. Si intravedono facilmente tre
segmenti strutturali portanti: il narratore, i dialoghi tra i vari personaggi ed
una misteriosa voce extradiegetica che si frappone, come intermezzo di
ragionamento sugli eventi accaduti, fra i diversi capitoli presenti nell’opera.
“Attori siamo per il plauso roboante viviamo e recitiamo. Mascherati con
noi stessi non abbiamo da mostrare che espressioni sempre uguali, siamo Amore
oppure Amare. Attore sono, lo sono sempre stato, di sognare quello no, mai me
l’ho vietato, e ora che vi osservo continuare a recitare rimpianti io non ho
lasciandomi arrestare.”
“Eden”, primo episodio di una trilogia,
il 21 dicembre del 2012 avrà il proprio seguito, “Ad Lucem” per la stessa casa editrice.
Vi lascio alcuni link utili per poter ordinare il libro
in tutte le grandi librerie on line, e per esser aggiornati sulle novità di
Alessandro Cortese:
La Fanpage del romanzo su FaceBook è:
Booktrailer “Eden”:
Alessia Mocci
Responsabile dell’Ufficio Stampa
di Alessandro Cortese
Fonte: