Lorenzo Mazzoni: porno-note letterarie da Bucarest * da Il Fatto Quotidiano
La Romania è uno dei due paesi ospiti (insieme alla Spagna) del prossimo Salone del Libro di Torino. In tale occasione verrà ristampato da Lite Editions Porno Bloc, rotocalco morboso dalla Romania post post-comunista (in edizione bilingue italiano/romeno, traduzione di Mihai Mircea Butcovan, "l'osservatore romeno" per eccellenza), il romanzo fotografico che scrissi nel 2009 con Marco Belli dopo un soggiorno a Bucarest.
Tra gli appunti che buttai giù in Romania e che non sono entrati nel romanzo, ho trovato questi:
Vai in un qualsiasi ufficio di collocamento e dimmi se quelli del Fronte della Salvezza Nazionale dicevano la verità sulla disoccupazione ai tempi del tiranno. Guarda la lunga fila dei senza lavoro. Battono i piedi, fumano, rumoreggiano. I più fortunati, quelli che del collocamento non se ne fanno nulla,svolgono due lavori al giorno mal pagati: guida turistica e tassista, magnaccia e venditore ambulante, contadino e assicuratore.
Vai a mangiare in un McDonald's nel centro di Bucarest e dimmi se il pane dei cheeseburger è migliore di quello dei McDonald's di Milano.
Vai in cerca di quadri per il mercatino davanti al monastero Antim. Se non li trovi chiedi a qualche rivoluzionario dell'89. Le loro case sono piene: per la rivoluzione (?) si espropria alla nazione anche il patrimonio artistico.
Tra gli appunti che buttai giù in Romania e che non sono entrati nel romanzo, ho trovato questi:
Vai in un qualsiasi ufficio di collocamento e dimmi se quelli del Fronte della Salvezza Nazionale dicevano la verità sulla disoccupazione ai tempi del tiranno. Guarda la lunga fila dei senza lavoro. Battono i piedi, fumano, rumoreggiano. I più fortunati, quelli che del collocamento non se ne fanno nulla,svolgono due lavori al giorno mal pagati: guida turistica e tassista, magnaccia e venditore ambulante, contadino e assicuratore.
Vai a mangiare in un McDonald's nel centro di Bucarest e dimmi se il pane dei cheeseburger è migliore di quello dei McDonald's di Milano.
Vai in cerca di quadri per il mercatino davanti al monastero Antim. Se non li trovi chiedi a qualche rivoluzionario dell'89. Le loro case sono piene: per la rivoluzione (?) si espropria alla nazione anche il patrimonio artistico.